Sotto il triangolo ci sono due imbuti, scegliete quello in cui si passa sotto ad un grosso masso incastrato.
Scalare su 2 e 3 fino a quando le varie rampe portano naturalmente ad una fine del facile. A quel punto legarsi e cominciare a salire dei blocchi che vagamente si trovano a sinistra di una rampa-diedro. La via non si può spiegare.
Noi siamo andati ad istinto e l’abbiamo azzeccata perfettamente. Basta calarsi nella mentalità che i primi arditi apritori sono saliti 50 anni fà e l’hanno fatto cercando il facile nel difficile visto che la parete è molto verticale.
Do solo un consiglio: dopo circa 90-100 metri vedete un traverso a sinistra, sostate appesi prima del traverso sui 2 ch così manovrerete bene l’operazione di pendolo da fare successivamente sul chiodo in traverso. Il secondo che pendola si prepari ad un bel pendolo.
All’uscita l’arrivo in vetta è sempre più difficile a causa delle fasce di rocce sempre più larghe. Noi siamo corsi giu dalla via delle guide (consigliabile, 3-4 ore più veloce che fare il giro dalla vetta e Passo Jacchini).
- Bibliografia:
- CAI-TCI, Alpinismo in valdossola