1°giorno: dal parcheggio (piazzole a lato strada) attraversare il torrente e seguire il “Sentier du Ministre” con un lungo mezzacosta quindi salendo una rampa con diversi tornanti si giunge al dosso ove è situato il rifugio Chambournéou (ore 1,45); (www.chabourneou.fr)
2°giorno: seguire il sentiero a monte del rifugio fino ad un dosso, abbassarsi leggermente ed attraversare il torrente su una passerella e risalire l’erboso versante opposto con una lunga serie di tornanti, quindi attraversare a mezza costa a dx il pendio, superare una serie di dossi morenici e barre rocciose montonate, fino a giungere alla conca del ghiacciaio di Surette. Salire a sx ed imboccare un couloir (35° lungh. 100 m ca.) e giungere sulla conca dell’ormai estinto ghiacciaio di Jocelme; salire fino al pendio finale; questo può essere salito lungo il nevaio (ripido m. 100 c.a) che porta ad una sella e da questa a dx in facile arrampicata su roccia scadente si giunge in vetta, oppure salire direttamente su sfasciumi o neve la cresta a destra del nevaio (ore 4,30 dal rifugio).
Qualora il couloir non fosse più in buone condizioni (interrotto e pietre sospese sulla gobba glaciale soprastante) si può salire tenendosi una cinquantina di m a destra del couloir in prossimità di una cascatella e seguire una serie di cenge poste nel salto di rocce alquanto arrotondate (a fianco canale sono presenti 4 spit per assicurarsi); questo itinerario è più sicuro dalla caduta di pietre in quanto è protetto da una sponda morenica soprastante.
In stagioni con abbondante innevamento è possibile seguire il percorso scialpinistico che, anzichè attraversare la passerella, risale il vallone lungo in canalone principale (ripido, solo se il rio è completamente coperto).
- Cartografia:
- IGN 3437ET Orcières Merlette
- Bibliografia:
- Sommets des Écrins - Les plus belles courses faciles