Joderhorn – Cresta SE

Joderhorn – Cresta SE
La gita
giuliof
5 06/08/2016

Scesi dalla funivia con 5 gradi sotto zero, rocce verglassate da non reggersi in piedi, vento forte e nebbia che quasi non si vedeva in terra. Con il morale non proprio al massimo vaghiamo senza riferimenti alla ricerca dell’attacco. Poi dopo mezz’ora è migliorato e in circa un’ora siamo giunti all’attacco della via dove ci precedeva una lenta cordata da 3 che dopo 3 tiri ci ha lasciati passare, così siamo giunti per primi in vetta, in tutto una dozzina di persone sulla via. Utilizzati friend di tutte le misure, 10 tiri complessivi come descritto nella relazione di Scuola Guido della Torre che si è dimostrata anche questa volta la più precisa tra tutte quelle che ho consultato. Qualche passaggio delicato qua e là rendono la via non banale anche se non difficile. Nei primi tiri ombrosi, date le basse temperature, non c’era praticamente sensibilità alle mani, quindi abbiamo deciso di farla tutta con le scarpette. Ci sono chiodi o spit dove servono e più fitti quando le difficoltà aumentano, per il resto si integra abbastanza facilmente. Nulla è regalato sul primo tiro se pur di grado facile quindi un friend scaccia sfiga misura 4 ce lo piazzo più che volentieri, poi in media un paio per tiro, un po’ per esercizio e un po’ per necessità. Interessanti le numerose fessure e diedri che caratterizzano la via mentre è poco presente la placca pura. Panorama strepitoso sulla est del Rosa da questa valle che visito per la prima volta. Al ritorno abbiamo dato un’occhiata da distante alla nuova ferrata didattica per ragazzi allestita sulle ardite rocce del vicino San Pietro e poi siamo saliti al passo del Moro. A tiri alterni con Marco (atoki) a me i dispari, con partenza decisa come altre volte col lancio della monetina. Con 2 mezze da 60 in quanto dovevamo essere in 3 ma siamo rimasti in 2. Funivia 17 euro A/R cui vanno aggiunti 4 euro di parcheggio ma se si arriva presto si trovano parcheggi liberi ad un centinaio di metri.

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