Passiamo alle note dolenti: La cima non si puo' salire liberamente. E' vietato. Bisogna acquistare un permesso che costa 400 dollari americani. In piu', bisogna necessariamente andare con la guida e con la scorta (pesantemente) armata dell'esercito. Questo a causa di possibili incursioni di bande di predoni dal Congo. Le guide sono spesso ex cacciatori di frodo che han cambiato mestiere e si sono organizzati in cooperative. Per cui, bisogna prevedere di spendere intorno ai 1500 dollari, ma anche di piu' se si va in due giorni. Consiglio di contattare Bambou Tours, son ben organizzati e fanno tutto loro. Se siete veloci, consiglio di chiedere di fare la gita in un giorno solo, per evitare di dover assumere altre persone che portano materiale da bivacco all'aperto.
Avvicinamento
Da Kigali (la capitale del Rwanda) ci vanno due ore abbondanti d'auto (vi porta la guida). Da quota 2650 m ci si addentra a piedi, passando dai campi di fiori, patate e aglio, nella fitta foresta tropicale pluviale. Si costeggia dapprima il Monte Bisoke (che rimane sulla destra) e poi si affronta una pianura fangosa - portare ghette e scarponi impermeabili! - e ricca di rigogliosa vegetazione equatoriale. Dopo tanto si inizia finalmente a salire un po', ma poco. E' questo il regno dei gorilla di montagna, delle antilopi e di mille altri animali, tipo vermi giganti, uccelli di tutti i tipi, o anche semplicemente scoiattoli.. Si dimentica il fango, che fa sprofondare a volte fino alle ginocchia, per ammirare questo regno che molti di noi hanno visto finora solo nei documentari naturalistici. Siamo nel Parco nazionale dei vulcani, in Rwanda, vicino al confine con il Congo e con l'Uganda.
Descrizione
Dopo minimo tre ore di foresta pluviale, si arriva al “rifugio” a quota 3500 m. Non e’ un rifugio, non e’ nemmeno un bivacco, ma solo un tetto e un pavimento di legno, dove i portatori di coloro che effettuano la gita in due giorni (quasi tutti) portano i fornelli, il cibo, le coperte calde e altre cose. Non tenta comunque passare la notte li’, anche perche’ spesso piove forte (siamo nella foresta pluviale)… Dal rifugio si inizia a salire piu’ decisi, sempre nel fango, ma un po’ meno. La foresta lascia il posto ad altra vegetazione piu’ bassa, ma sempre sul metro e mezzo abondante. Piante decisamente interessanti, a foglia spessa e carnosa, forti, strane, di tutti i tipi. A quota 4000 m circa il fango finisce, e gli alberi anche. Ci si sente piu’ “a casa” con pianticelle simil – rododendri ed erba e sentiero un po’ come siamo abituati dalle nostre parti. Gli ultimi 50 m di roccia vulcanica e poi cima, un po’ rovinata da un mega trasmettitore tv, ma pur sempre suggestiva. Panorami sulle vaste distese di foresta tropicale e sul cratere, dal lato del Congo. Discesa: per la via di salita. Due ore dal “rifugio” in cima.
Ultima revisione 22/11/2019
Autori:
rok1976