Dal parcheggio si segue l’evidente dorsale che porta all’Arsha Pass (2940 m), dove è presente un cippo con croce (magnifico panorama sul Kazbek e il circondario di monti). Si prosegue con un lungo traverso a mezza costa fino al rifugio Altihut a quota 3000 m circa. Si continua in direzione nord ovest lungo una valletta, raggiungendo la lingua terminale del Gergeti Glacier. Si attraversa il ghiacciaio in lungo falsopiano per poi risalire il ripido pendio esposto a sud (possibili rocce affioranti) che sostiene il dosso dove è posizionata la Bethlemi Hut a quota 3670 m (se non si pernotta alla Bethlemi Hut è conveniente proseguire lungo il ghiacciaio per comodi pendii in direzione ovest). Dalla Bethlemi Hut con un lungo traverso si ritorna all’interno del bacino glaciale che si risale per pendii ampi e poco inclinati fino ad un ampio valico a quota 4478 m, che si affaccia su un ampio plateau, già in territorio russo. Da qui si ci avvicina con un traverso in direzione nord est verso l’alpio e ripido versante NW del monte. A seconda delle condizioni, è possibile attaccare direttamente il ripido pendio, aggirando alcuni grossi crepacci, oppure effettuare un giro più lungo ai piedi della cima SW (quella più bassa), che evita il giro tra i crepacci, ma presenta un lungo traverso esposto e spesso ghiacciato per arrivare al valico tra le due cime. In ogni caso, si raggiunge il valico tra le due cime del Kazbek a quota 4900 m, da cui si affronta l’evidente pendio terminale di circa 150 metri, con pendenze fino a 45° gradi, spesso ghiacciato. Dopo un ultimo breve tratto di cresta, si raggiunge il cupolone sommitale (asta infissa nella neve): magnifico panorama a 360° su tutte le montagne del Caucaso. In discesa si segue la via di salita.