Grado di Difficoltà: Facile (IBP 30)
Tasso medio di salita: 6,45%
Tasso medio di discesa: 8,85%
Salita più ripida: 10% lunga 108m
Escursione storico-naturalistica lungo la cresta orientale del gruppo del Kolovrat, sul confine italo-sloveno, teatro di battaglie della Grande Guerra.
Questo itinerario prevede una facile, ma gratificante passeggiata sulle tre cime orientali di quello che è il confine naturale fra Italia e Slovenia, la dorsale del Kolovrat che domina la valle fra Caporetto e Tolmino.
Arrivati al rifugio, parcheggiamo l’auto, e partiamo seguendo le indicazioni per il Bivacco Zanuso. Fatti pochi metri, sulla sinistra troviamo un piccolo monumento che ricorda l’alpino Riccardo Di Giusto, primo caduto italiano della Grande Guerra. Dopo un tornante a sinistra, abbandoniamo le indicazioni CAI sulla destra, per mantenerci sulla comoda strada asfaltata che percorre tutto il versante italiano del Kolovrat. Ogni tanto troviamo dei cartelli esplicativi sull’andamento delle battaglie combattute in loco durante la Prima Guerra Mondiale. Percorrendo la strada, ci accompagna il lato italiano del panorama, che si estende sulle ultime dolci corrugazioni delle Alpi Orientali che degradano verso l’Adriatico. Tralasciamo a destra i facili attraversamenti che conducono alla cresta e poi alla strada parallela sul versante sloveno, come il Passo Zagradan e il Passo di Naverco. Seguendo sempre la strada, arriviamo così al Bivacco Zanuso, un piccolo ricovero in legno, ben ristrutturato e molto accogliente. Qui abbandoniamo la strada e attraversiamo i prati del Passo di Bivacco Zanuso che in pochi metri ci porta sulla strada del versante Sloveno. Ora il panorama si apre sul versante settentrionale del Kolovrat, proprio sul Vallone di Caporetto. Prendiamo la strada slovena verso destra, fatte poche centinaia di metri, la lasciamo deviando a destra su di una stradina campestre un pò nascosta dagli alberi e, raggiunto il Passo di Naverco, riprendiamo verso sinistra il Sentiero Italia (SI) e CAI 746 che segue la cresta orientale del Kolovrat. Una piccola salita ci porta alla prima delle tre cime che sono la meta del nostro percorso di oggi: la Cima Ovest del Monte Piatto. Continuiamo sul facile sentiero, con il panorama aperto sia sul settentrione sloveno che sul meridione italiano, per raggiungere il grande albero con la rudimentale panchina sulla Cima Est del Monte Piatto. Proseguiamo e di fronte a noi si presenta il cocuzzolo del Monte Poclabuz. Per raggiungerlo dobbiamo prima scendere al Passo Zagradan dove incrociamo ancora la strada slovena. Di fronte ad un chiosco si accede ad un piccolo terrazzo panoramico verso Tolmino. Ritornati sulla strada percorriamo la scalinata che porta al Museo all’aperto della Grande Guerra dove è possibile, con un suggestivo tuffo nel passato, attraversare le trincee della Prima Guerra Mondiale. Dalle trincee in un attimo si sale sulla sommità del Monte Poclabuz e da qui, sul suo versante Sud si segue ancora il sentiero 746 in ripida discesa che porta alla strada del ritorno al Rifugio Solarie.
Questi luoghi conservano anche la memoria del primo italiano caduto in quella Guerra, l'alpino Riccardo Di Giusto, colpito a morte il 24 Maggio 1915 proprio sul Passo Zagradan.
Le trincee, molto ben tenute, del Museo All'Aperto della Grande Guerra, sono visitabili e percorribili gratuitamente tutto l'anno e restano a testimonianza delle dure condizioni di vita degli eserciti in conflitto.
C'è anche la possibilità di effettuare visite guidate a pagamento.
- Bibliografia:
- "Escursioni e Passeggiate in Friuli" Vol.1 - Ed. Messaggero Veneto