Mi ci vorra’ un po’ arrivare a capire dove’ l’attacco, al buio senza strumenti adeguati, giusto la mappa del luogo fotocopiata. Il bosco con rami e tronchi di traverso gia’ da un anticipo di quello che sara’ il dopo. Dopo che finalmente l’attacco e’ saltato fuori, vengo poi a scoprire su segnalazione attenta della redazione che il canale da me salito e risultato essere quello che porta il nome di Bonsai della Cuccagna, e non quello che mi ero prefisso di salire come da relazione qui presente, battezzato col nome di Hotel Gran Jorasses. Poco male..(intanto una preziosa oretta e mezzo se ne e’ andata), non bastasse anche se non dentro il canale giusto, o sbagliato che fosse, il vento, che non a dato tregua un attimo tutto il giorno, ha cominciato a farmi piovere in testa tanto di quel pulviscolo che e’ una cosa da non credere. Per fortuna debole in se, ma fastidioso al punto da costringermi a interrompere la scalata, mettermi al riparo, e attendere che l’ondata passasse. Sara’ cosi parecchie volte, fintanto che c’era neve sopra, tanta il vento ne buttava giu’. Superata la trozzatura iniziale con rigelo ancora accettabile, l’impatto con il salto centrale, mi fa nascere qualche dubbio il suo superamento senza un minimo di sicurezza. Lo aggirero’ sulla destra per una rampa e con un traverso delicato su neve inconsistente (qui piu’ che le picche, i ramponi hanno fatto degnamente la loro parte), mi porto al di sopra. Ora quanto al resto una lotta per la sopravvivenza, a contrastare la forza del vento e lo snervante lavoro di uscire e poi rientrare nella spessa soffice coltre nevosa un passo dopo l’altro fino al ginocchio.
A scendere cerchero’ di stare quanto piu’ accostato possibile al vallone di salita (il destro orografico per interderci..) ricalcandone il filo di cresta fino alla Gr. Testa (sin qui e dopo, delicato il percorso per neve inconsistente e in gran quantita’ a ricoprire insidie di ogni genere) . Oltre una croce seguono dei paravalanghe, ancora neve da pestare ma non piu’ tale da destare preoccupazione..infine la ricerca del passaggio migliore in un canale a tornare ai prati spelacchiati e semighiacciati a valle dell’Alpe Flassin.
Alcuni intraprendenti skialp da Genova..incrociati nell’ultimo tratto sci a spalle poco prima del park, reduci dal Flassin, non molto soddisfatti causa la poca neve di questo magro inverno.