- Accesso stradale
- Arrivare a Saas Grund e prendere l’ovovia Hohsaas.
Con partenza e ritorno da/a Hohsaas dove abbiamo lasciato le bici per la discesa per fare tutto in giornata (scelta giusta ma non giustissima, scopriamo il perché). La gita è davvero bella e a fine giornata si sono sviluppati quasi 17 km e un dislivello positivo che non si pensa (vedi foto) il tutto quindi da ben valutare se si intende fare la gita in giornata. La gita si rivela impegnativa, anche fisicamente, sia per il lungo sviluppo della cresta di circa 2,3km (cuore delle della gita), sia per la discesa dalla vetta (che è meglio fare con direzione Weissmieshütte o stazione intermedia e non con ritorno a Hohsaas). Con osservazione alpinistica, la cresta ci è piaciuta molto e se la si traversa in una bella giornata, la vista, l’ambiente ed il panorama attorno ripagano pienamente lo “sbatti generale”, la fatica ed impegno! La traversata di cresta non è di per sé difficile come grado se si ha un po’ di dimestichezza nel muoversi in cresta (la descrizione e varie relazioni portano massimo terzo grado ma a mio avviso ci sono altri e non trascurabili fattori da considerare), ma non molla mai e per avere roccia buona e stabile da scalare bisogna sempre stare a filo di cresta dove si é sempre esposti e questo è un dettaglio da ben considerare anche per via della durata; è necessario rimanere sempre ben sul pezzo e concentrati per garantirsi il piacere del divertimento. La via è un continuo sali e scendi e l’interpretazione della linea ci ha portato a descalare tre dei quattro punti di calata. Arrivati in vetta e toccata la croce, inizia la vera purga, la discesa per la via normale. Tornando alle bici e quindi suggerimento per chi volesse fare questa gita in giornata con rientro a valle a Saas Grund: La scelta giustissima e vincente è lasciare le bici alla stazione intermedia dell’ovovia e non alla stazione di monte (Hohsaas) che per essere raggiunta, ad un certo punto lasciata la discesa della via normale (altresì diretta), richiede di affrontare un lungo e noioso giro alternato tra traversi, discese e risalite in un tragitto poco segnalato che invece si evita continuando la discesa fino all’attacco della via normale poi in direzione stazione intermedia (ben evidente). Così organizzato il giro si accorcia notevolmente (almeno 2 ore) per poi recuperare le bici e chiudere con la “biretta” a Saas Grund (nota: NON FARE ASSOLUTAMENTE AFFIDAMENTO ALLE TEMPISTICHE INDICATE IN DESCRIZIONE, diverse le ragioni). Le condizioni della discesa in bici dalla stazione di Hohsaas (visto i danni dell’alluvione del giugno 2024) sono “wild”. Ho fatto e condiviso questa ascensione grazie alla proposta di una “super socia ed amica Vale” che, come al solito, ha come moto il “boia chi molla”e di bello il suo sorriso anche da “provata” che carica e che ben descrive la sua passione. CONCLUSIONI: Divertiti e felici di stare tra i monti in buona compagnia condividendo le stesse passioni e dove l’atmosfera è sempre adrenalinica e magica.