Da Fenils imboccare la strada dello Chaberton e parcheggiare alla partenza del sentiero per il colletto del Lago a 1918 m. La strada sarebbe chiusa a Pra Claud, 1585 m, ma per salire quei pochi chilometri si può anche fare uno strappo alla regola.
Imboccare il suddetto sentiero che raggiunge rapidamente una fontana (provvidenziale perché poi acqua non se ne trova più) e quindi il colletto del Lago, 2283 m (50 minuti). Il lago a fine stagione è completamente e tristemente secco.
Imboccare il sentiero che traversa sotto la parete E della Rocca del Lago verso il sentiero che sale da Pourcharet al passo di Desertes. Fermarsi poco prima raggiungere questo sentiero a quota 2330 m (1h10). A questo punto si può chiaramente pervenire sia da Pourcharet che da Desertes, ma ciò impedisce di fare poi il giro ad anello. Attaccare quindi la ripida pietraia instabile fino ad incontrare il file di spigolo a quota 2480 m; qui é possibile attacare ad arrmapicare ma il tratto non é particolarmente interessante e facilmente evitabile come descritto di seguito. Tenersi sulla destra nel ripido canalino nord, fino ad incontrare una cengia che traversa a sinistra riportando in m aniera elementare sul filo di cresta su di un “piccolo ripiano” (come descritto dalla GMI) a quota 2560 m, evitando quindi il 1° terzo di cresta. 1h 45
ARRAMPICATA
La cresta, come detto inizia, a quota 2480 m e termina sulla punta settentrionale a quota 2721 m, quindi ben 240 m di dislivello. Come detto i primi 80 metri si evitano, e gli ultimi 50 sono privi di difficoltà. Il tratto a cui prestare attenzione é di soli 110 m e si può suddividere in 4 “tiri”. La via non é chiodata per nulla. Sulla GMI si parla effettivmanente di “difficoltà a piantare chiodi”, ma qualcuno mi aspettavo di trovarlo; per questo ho dubitato che la via vera fosse in realtà sullo sperone di sinistra, che peraltro appare come il filo di cresta per buona parte dell’ avvicinamento. L’ attinenza però con la descrizione sulla GMI mi ha convinto di essere sulla via giusta, anche perché, a tutti gli effetti, la cresta NNE che aggetta sul canale N é quella che abbiamo fatto noi.
Primo “tiro”: 30 metri per rocce abbastanza facili da fare di conserva (III)
Secondo tiro: 30 metri con un traverso iniziale ostico e qualche passaggio più in alto (IV), da fare in sicurezza
Terzo “tiro”: 20 metri, semplice avvicinamento al muro successivo (II), da fare di conserva
Quarto “tiro”: 30 metri, il più bello, percorso da cercare, piuttosto difficile nell’ uscita sulla “pancia” finale (IV), forse evitabile a sinistra. Da fare in sicurezza. Si ri-esce perfettamente sul filo di cresta abbandonato per pochi metri nel traverso di cui al tiro 2, 2670 m. 1h 50 dall’ attacco, 3h 35 dalla macchina
Di qui è sicuramente possibile continuare ad arrampicare tenendosi a sinistra della cresta, ma più rapidamente si prosegue di conserva o slegati su terreno facile con un ultimo muretto (III) che porta alla punta settenrionale 2721 m. 10 minuti dalla fine della via.
Per portarsi sulla punta meridionale, proseguire sul filo di cresta (PD), oppure più semplicemnte scendere 20 metri e risalire obliquando le roccette (facile) fino in punta, 2735 m. 15 minuti dalla punta sett., 4 ore dalla macchina.
Sulla GMI sono indicati tempi molto più lunghi (3 h di arrampicata, considerando però anche il 1° terzo, e 30 minuti da una punta all’ altra)
DISCESA
O per la normlae dal Passo di Desertes e per l’ itinerario di salita o, consigliabile, ad anello nel vallone della Chalance Ronde.
Scendere rapidamente al Passo di Chalance Ronde (2699 m), e quindi lungo il pendio sottostante, di ottimo “detrito veloce”, fino ad incontrare il sentiero che dal Colletto del Lago porta alla Chalanche Ronde (circa 2400 m). Imboccarlo, oppure più rapidamente procedere sul detrito veloce, finchè diventa più “lento”, in quanto di grana più grossa; spostarsi quindi sui prati sulla destra (circa 2300 m) e da qui traversare per tracce fino a riprendere il sentiero che sale al colletto del lago in corrispondenza della fontana provvidenziale incontrata all’ andata e alla quale si chiude l’ anello. 2220 m, 1h. Rifocillarsi, bere e riprendere la discesa su sentiero fino alla macchina. 1h 20/1h 30 in totale.
- Cartografia:
- Fraternali N°2, IGC N°1 -Valli di Susa, Chisone e Germanasca
- Bibliografia:
- GMI - Alpi Cozie settentrionali, itinerario 36e, pag.98