Dal parcheggio si torna indietro lungo la statale per circa 50 metri e si prende una sterrata sulla sinistra segnalata con 3 pallini gialli (che ci accompagneranno fino all’intersezione con l’Alta Via dei Monti Liguri ed al Passo delle Lame). Seguendo i segnavia si sale dolcemente e poi si scende nel Fossato di Villacella dove occorre guadare il ruscello (se troppo pieno ed in stagione non consona al guado “a piedi nudi” è possibile cercare un passaggio poco più a valle). Si prende il sentiero che sale tra muretti di pietre (qui si incontra anche il segnavia della TAU su sfondo arancione dell’itinerario Vezelay-Assisi) e che risalendo il vallone porta al paesino di Villa Cella.
Attraversata la strada asfaltata, si entra tra le case del paese e si arriva alla chiesa. Da qui si svolta a sinistra sulla mulattiera sempre segnata dai tre pallini gialli che sale nel bosco e supera una fonte. Il sentiero prosegue superando diverse vallette solcate da ruscelli che si guadano agevolmente. Il bosco di faggi viene infine sostituito dalla pineta fino a incrociare l’AVML (quota 1280 m circa) che si segue verso destra per arrivare con una breve deviazione alla località Passo delle Lame (1303 m) un ampio pianoro dove si trovano la Cappelletta e due rifugi del Parco Regionale dell’Aveto. Il Passo è un interessante crocevia di sentieri al quale si può arrivare salendo dalla loc. Lago delle Lame o dal Lago di Giacopiane e e dove si incrocia anche la sterrata che sale dalla Malga Perlezzi .
Tornati all’incrocio di quota 1280 m si scende lungo l’Alta Via con tratti panoramici sulle sottostanti valli Sturla e Aveto e tratti nel bosco e si arriva al Passo delle Rocche a quota 1107 m (detto anche Passo Bisinella come indicato da una scritta su un grosso masso). Qui si intercetta anche il sentiero della Resistenza, perpendicolare all’AVML che corre tra Borzonasca e Rezzogalio. Contiuando la discesa, si incontra (palina) il segnavia cerchio giallo barrato che va seguito con attenzione (segnavia presenti e numerosi facendo attenzione ad alcune svolte brusche e non intuitive).
Superata la caratteristica zona delle c.d. Pietre Marce (rocce scure affioranti su un ampio panoramico costone arrotondato, si prosegue in discesa fino ad immettersi in una sterrata che si segue superando una baracca in lamiera. Si incontra una seconda sterrata che si segue seguendo sempre i segnavia in discesa e si ritrova la statale 586 all’altezza del ponte di Farfanosa (811 m). Non resta che percorrere verso destra le poche centinaia di metri che riportano al Farfablocco ed al parcheggio.