- Accesso stradale
- parcheggi vicino all'Ospizio
Giornata molto nuvolosa, all’inizio, che ha un po’ compromesso il panorama di cui indubbiamente la cima gode.
Sentiero tracciato benissimo, uno di quei sentieri che ti porta su rapido con continuità e senza troppa fatica, in 2 h si è comodamente su.
Anche la cosiddetta parte “franata” è in realtà piuttosto a posto, si vede che insiste su zona franosa, ma è perfettamente percorribile (attenzione solo se bagnato).
Gita che sarebbe da classificare E, più che EE, se non fosse per i 3 metri finali. La salita sulla punta va effettuata con molta attenzione; le roccette finali sono facili ma scomode, e a destra sono a picco sul vuoto, mentre anche a sinistra un eventuale scivolamento provocherebbe discreti guai. Niente di drammatico, ma 3 metri da fare con cautela.
La salita alla vetta dinnanzi, di circa 4 metri più alta, è invece proprio alpinistica; bisognerebbe abbassarsi per qualche metro su terreno non facile e salire per roccette non banali piuttosto esposte. Questa vetta in alcuni testi è considerata la vera vetta, in altri appare marcata come a sè stante e denominata Bec des Rousses. La mia impressione è che, per il criterio della prominenza e distanza, debba essere considerata la vera vetta.