- Accesso stradale
- strada ok e ampio parcheggio poco dopo San Bernolfo
Novemilacinquecentotrenta e ottomilaottocentocinquantotto piedi. Dopo il Laroussa abbiamo salito anche il Saletta (vedi relazione), in una giornata spettacolare e calda al mattino, che ha lasciato spazio a nuvolosità sui rilievi nel pomeriggio. Sentiero inesistente dal parcheggio dopo San Bernolfo e si sale a vista per 15 minuti, fino ad intercettare (a 1810 m, in prossimità del torrentello) il bel percorso che arriva dalla frazione. Assenza totale di neve e un primo breve nevaio a 2130 m, mentre verso i 2400, sotto il colle, vanno attraversate altre lingue; versante verso Besmorello bello bianco. Si arriva alla conca con neve abbastanza portante (no ciaspole) e la si attraversa (foto) tagliando un ripido (e insidioso) pendio; al ritorno, considerato l’ulteriore rammollimento nevoso, abbiamo preferito perdere quota per una cinquantina di metri, percorrendo un comodo cengione asciutto e poi risalendo. A circa 2550 si giunge al passaggio chiave, oggi innevato e non percorribile: è sufficiente seguire le tacche rosse su sentiero asciutto che lo aggirano a sinistra, per raggiungere a circa 2570 m il grosso ometto che segna il costone Sud-Est, che seguiremo lungamente. Data la ripidità e l’esposizione il terreno presenta solo pochi nevai facilmente evitabili; negli ultimi settanta metri è consigliabile raggiungere e seguire il filo di cresta fino in punta, da cui il panorama (foto) ripaga delle tre ore e mezzo di fatica….Dopo la rapida discesa al Colle siamo saliti al Saletta.
Anellino breve di sviluppo (10 km), ma ragguardevole di dsl (poco meno di 1500 m), percorso in circa sette ore e mezzo. Difficoltà E in assenza di neve ed aggirando il pasaggio a 2550, EE in caso contrario.
Con la decisa compagnia di Antonio e Gian Mario.