Il ponte supera il torrente dell’Ova da Laschadura che scorre nell’incassata valle omonima. Si risale dolcemente il torrente sul lato destro – sinistro orografico – tenendosi dapprima abbastanza vicini all’alveo, per poi portarsi sopra a percorre un tratto di rado bosco a raggiunge di nuovo il torrente. Lo si attraversa. Sopra di noi si intravede la Baita dell’Alpe di Laschadura, 2000 m. Sul versante opposto ci si tiene sempre nel solco del torrente, ora su terreno ampio e aperto gradualmente il percorso nel fondo valle effettua una lunga conversione ad arco piegando verso destra – direzione Est – guadagnando quota in modo abbastanza regolare fino ad arrivare ad una ampia conca qui ci si innalza più decisamente sul versante alla nostra destra fino a traversare per pervenire ad ampia selletta dalla quale si nota tutto il fondo della valle racchiusa dai rilievi montuosi, tra questi davanti, il più evidente è il Piz Laschadurella. Da questo punto si perde quota per poche decine di metri si attraversa lungamente ancora la valletta fino a portarsi sotto la punta, qui sulla nostra destra – direzione sud – inizia un ripido scivolo finale che si percorre faticosamente arrivando alla sua culmine, ci si trova nei pressi dell’anticima, 3003 m. Per la cima percorre la cresta e il successivo passaggio finale, ultimo tratto alpinistico, 3064 m.
Percorso che si mantiene sul fondo valle prestare attenzione al rischio valanghe, anche quando la valle si allarga. Di notevole sviluppo nel primo parco Nazionale Svizzero.