- Accesso stradale
- Strada pulita fino a passo Giau. Poi chiusa con sbarra x valanghe
- Osservazioni
- Nessuno
- Neve (parte superiore gita)
- Farinosa ventata
- Neve (parte inferiore gita)
- Polverosa
- Equipaggiamento
- Scialpinistica
La quantità di neve di quest’anno, nasconde a bordo strada l’inizio del sentiero. Per fortuna hanno scavato con le ruspe alcuni spazi per parcheggiare le auto. Ma la segnaletica è comunque sommersa.
Da Peziè de Parù si parte su pistina molto pedonata, che man mano si sale, diventa traccia di ciaspole/sci.
La traccia segue fedelmente il sentiero estivo. Usciti dal bosco la neve incomincia ed essere leggermente lavorata dal vento, e la traccia un pò cancellata.
Comunque il percorso è logico. Quindi faccio la mia linea fino a raggiungere la parte sommitale di questa singolare montagna a forma di torta.
Qui, stranamente la neve migliora e continuo su dolci colline fino alla piccola rampa finale che salgo coi rampanti (non indispensabili).
In cima io, una ciaspola, e due boarders stranieri.
Ritorno per la stessa via. Il sentiero è un toboga. Ma ci sono ampi spazi nel bosco x belle curve.
4.30 ore – 14 km
Dopo 2 anni che non vedo questi posti, la sola vista verso montagne ben note mi provoca una sorta di sindrome di Stendhal.
In più la quantità di neve straordinaria.
riassumendo:
Parte bassa – neve polverosa un pò riscaldata
Parte media nel vallone – neve un pò lavorata, tra crosta e farina pesante
Parte alta – perlopiù farina pesante