- Accesso stradale
- Arrivati in auto fin sotto il rifugio
- Osservazioni
- Nessuno
- Neve (parte superiore gita)
- Primaverile/trasformata
- Neve (parte inferiore gita)
- Farinosa compatta
- Quota neve m
- 2100
- Equipaggiamento
- Scialpinistica
Pernottato nell’ottimo invernale dell’Averole. Partiti per ultimi alle 5.30. Buon rigelo oltre i 2500 m. Scesi sul ghiacciaio del Baounet, ci siamo diretti alla Croce Rossa, che i miei soci hanno salito (spero la inseriscano, vero Chicco…). Poiché purtroppo quand’era ora di attaccare la parete le nubi che velavano le cime si sono infittite, io ho preferito dirigermi sul lato opposto del ghiacciaio su cui splendeva un ottimo sole. Salita la Pointe de la Vallette, dirimpettaia delle Lauses Noires e 10m più alta. Sceso su firn perfetto verso le 9,30 all’appuntamento con gli amici. Noi tre soli in tutto il vallone. Ripellato per il col d’Arbéron, non fidandoci a scendere dalla Lombarde. Dal colle, ormai verso le 11, a parte un tratto centrale sfondoso di circa 300m di dislivello, la neve ha ancora consentito una bella sciata. Gita per ‘ripellatori seriali’ visto che obbliga a 2 ripelli, già un po’ troppi per me. Di lungo sviluppo e parecchio dislivello, in posti poco frequentati. Al rifugio una profusione di chiodi da ghiaccio, corde da 60m ecc. oggi piuttosto inutili vista la bella copertura nevosa in alto.
Il solito grazie agli amici con cui abbiamo condiviso l’escursione in un vallone appartato e ai simpatici gulliveriani incontrati.