Il risultato è una via varia, sempre impegnativa (soprattutto se si forza la libera) e continua. Chiodatura ravvicinata ma molte protezioni non affidabili.
La maggior parte delel soste è ok. C'è anche del materiale recente
Si può attaccare come per la Brandler Hasse, raddrizzandosi su un tiro difficile (6b+-6c) sito dopo il secondo tiro di quest’ultima.
Si segue la fila dei chiodi a pressione senza possibilità di errore mantenendosi sulla verticale dei grandi diedri strapiombanti ma con tendenza a sinistra.
Gli ultimi due tiri in camino possono essere facilmente bagnati. Le ultime tre lunghezze sono attrezzate a fix (molto distanti l’ultimo camino di 5-5+) con catene alle soste (?!).
Roccia ripulita ma che richiede molta cautela nei prini 5 tiri, poi migliora dove diventa arancione e grigia.
In libera max 7c-7c+, altrimenti 6+A1-A2
All’uscita sulla cengia (sosta al centro ea a destra su spit sulla cengia) percorrere la cengia anulare verso destra per ca 200 m. I primi 50 m sono stretti e delicati (chiodo alto dopo ca 15 m) poi migliora. Si superano le uscite di ISO 2000 e Comici incontrando ogni tanto protezioni per poter procedere in conserva assicurata.
Discesa: dalla normale alla Cima Grande.
Una volta pervenuti sul versante sud percorrere ancora ca 200 m sulla cengia anulare (posti da bivacco protetti) si trova un grosso ometto che individua delle placche di roccia orizzontale al culmine di un profondo camino (Catena con due spit).
Le altre doppie seguono in verticale tendendo a sinistra scendendo. Con qualche doppia e disarrampicando ci si porta sempre verso sinistra (soste e protezioni sparse – ometti) fino ad una forcella con un canale-camino evidente che porta al canalone tra la Grande e la Piccola
- Cartografia:
- Tabacco Fg 16