Approfittando di una visita parenti in Veneto ho fatto questa deviazione perchè da troppo tempo desideravo salire questa mitica montagna.Poichè ero solo mi sono affidato ad una guida la quale mi ha fatto fare un casino di varianti, tutte molto più belle della “normale” e naturalmente più difficili (mediamente sul 4°/4°+).Purtroppo l’arrivo di un temporale terrificante ci ha solo fatto giungere alla gran terrazza superiore.Il dietro front è stato d’obbligo se volevamo portare a casa la pellaccia.Per abbassarci il più in fretta possibile la guida mi ha costretto a percorrere la cengetta mediana che percorre tutta la parete sud in direzione della Forcella della Grande, da quì un paio di doppie ci hanno portato sul conoide fra la Grande e la Ovest e in un attimo abbiamo raggiunto il sentiero pianeggiante che porta al rifugio Auronzo.
Una sfortuna non aver portato a termine la salita per un centinaio di metri ma ritornerò.
Se non si fanno le varianti la via è facile, l’unico passo delicato è nel camino unto e bisunto dai passaggi, consiglio comunque di salirla con il bel tempo perchè in discesa con la nebbia diventa difficile inmboccare la forcella del canalone d’attacco.