Da Courmayeur, imboccata la Val Veny, si segue la strada fino a La Visaille m. 1660, si valica il Ponte di Plan Lognan m. 1670 e poi si parcheggia l’auto. Da qui la strada è stata chiusa al traffico già nel 1992 per il rischio di caduta sassi. La prima parte dell’avvicinamento è abbastanza monotona, in quanto segue la strada asfaltata, che nella parte alta diventa sterrata. Raggiunto un ponticello vicino al Lago Combal, si prosegue verso sinistra nel pianoro (trascurando la diramazione di destra (sentieri per il Bivacco Rainetto e il Rifugio Gonella), valica un altro ponte e raggiunge le Baite dell’Alpe inferiore della Lex Blanche m. 2156. Da qui nel giro di pochi minuti si sale al ben visibile Rifugio Elisabetta (ore 2 da Plan Lognan). Ridiscesi brevemente all’alpeggio (indicazioni e cartelli segnaletici) si inizia a salire lungo una stradina nel Vallone della Lex Blanche (segnavia 12 e Alta Via n. 2). Dopo alcuni minuti si incontra un bivio con indicazioni e cartelli segnaletici, si deve piegare a sinistra seguendo l’Alta Via n. 2. Ora si sale per prati e pendii erbosi con una lunga serie di tornanti, si raggiunge un avvallamento, dove il terreno diventa detritico, si volge ora a destra per salire lungo la pietraia, che con alcuni zig-zag conduce al Colle di Chavannes m. 2603. Dal colle si deve abbandonare il sentiero segnalato che inizia a scendere nel Vallone di Chavannes, seguendo un sentiero sulla destra (indicato da ometti), che passa nei pressi dei ruderi di una vecchia casermetta e poi attraversa in piano il ripidissimo versante orientale del Monte Lechaud (ci sono alcuni canali da attraversare, se si trovano innevati questo tratto potrebbe rivelarsi insidioso e delicato, attenzione !) fino a raggiungere un pianoro morenico con un piccolo laghetto. La traccia prosegue sulla destra, sempre non lontana dalla cresta del Monte Lechaud e supera un valloncello di pietrame o neve, raggiungendo prima un crestone di detriti e rocce rotte che sale verso il Monte Lechaud (che non va seguito) e poi l’ampia conca dove è collocato il Ghiacciaio di Chavannes. Calzati i ramponi si mette piede sul ghiacciaio (spesso si trova una pista o tracce di passaggio) salendo in diagonale verso sinistra, puntando ad un dosso nevoso sotto la cima della Punta Lechaud. Dal dosso si volge gradualmente a destra puntando direttamente alla cima, che si raggiunge superando alcuni tratti di facili roccette a gradoni. La vetta è indicata da un semplice ometto di pietre. Panorama vastissimo e spettacolare sul versante italiano del Monte Bianco (ore 3,30 dal Rifugio Elisabetta alla cima. Ore 5,30 se fatta direttamente da Plan Lognan). In discesca si segue esattamente lo stesso percorso di salita.
- Cartografia:
- IGC foglio 107