Lechaud (Punta) da Pont Serrand

Lechaud (Punta) da Pont Serrand
La gita
marco-levetto
4 18/03/2007
Accesso stradale
strada libera fino a Pont Serrand
Osservazioni
Visto valanghe a pera esistenti
Quota neve m
1700

Gitone da intraprendere se allenati. Se non lo siete, l’occasione è ottima per diventarlo. La risalita per la stretta parte iniziale del vallone del Breuil è soggetta a valanghe che scendono dai ripidi fianchi. Molto più sicuro dirigersi verso il Colle del Piccolo S.Bernardo e, in prossimità del lago Verney 2088mt, volgere a Nord-Ovest, lasciare alla propria dx la Punta Rousse 2867mt, poi la P.ta Tormotta 2886mt, percorrere la dx orografica dell’alto Vallone del Breuil in direzione NNO, dopo aver attraversato a mezzacosta pendii e canali piuttosto ripidi sottostanti al Miravidi e alla Punta dei Ghiacciai (valutare bene), proseguire quindi verso Ovest e mettere piede sul ghiacciaio del Breuil, lasciando a dx la Bassa Serra, infine facilmente in punta con gli sci ai piedi. Per la discesa, si percorrono magnifici e sostenuti pendii sottostanti il ghiacciaio predetto, verso l’evidente cocuzzolo della Punta Tormotta che si lascia alla propria dx, per infilarsi a sinistra (direzione NE) in un canale assai ripido non visibile dall’alto (necessita condizioni sicure), ben raccordato e che porta nel basso e stretto vallone del Breuil (se i pendii laterali sono carichi è molto pericoloso, è necessario che abbiano scaricato). All’uscita del budello, in corrispondenza delle grange Verney, ci si raccorda all’itinerario proveniente dal Monte Ouille, si imbocca una mulattiera innevata che a quota 1850 c.a si raccorda alla strada proveniente dal Colle del Piccolo S. Bernardo, da cui si divalla fino A Pont Serrand. Il dislivello complessivo effettivo tra sali scendi e spostamenti è c.a 1700mt. Lo sviluppo è molto lungo. Calcolare per questa scelta di itinerario (praticamente una traversata) 5,30-6 ore in salita, 2-3 ore in discesa.

Partiti con Michelino Cinghialino e Daniele Caneparo per il Monte Ouille, vista la processione abbiamo optato per valloni più solitari, sollecitati dal vulcanico Daniele. Nell’alto vallone del Breuil, tra nebbia, vento e nuvole, ogni pendio era buono per proseguire (anf!). Alla fine individuiamo una punta nevosa che se Dio vuole dall’altra pare scende e quidi potrebbe andare bene come fine gita (ore 14,30)…Miracolo: il cielo si libera e ci regala prima un panorama mozzafiato sul Bianco, poi una discesa con visibilità perfetta, neve portante, in condizioni più che accettabili. Il canale di entrata nel basso vallone, sotto la Punta Tormotta, è veramente interessante. Poi abbiamo percorso il budello scavalcando enormi conoidi di valanga. Alla fine, presi dall’entusiasmo per un tale gitone, finiamo direttamente a La Thuile dimenticandoci che la macchina ci aspettava a Pont Serrand…Grazie a Daniele che si è sacrificato per recuperarla, mentre Michelino e il sottoscritto si leccavano le ferite (schiena e ginocchia) a bordo strada, tra qualche SUV annoiato e gli ultimi pistaioli ritardatari di passaggio.

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