Accesso: da Forno Alpi Graie seguire il sentiero che s’inoltra nel vallone di Sea e superare l’alpeggio di Balma Massiet 1555 m. sulla destra del Trono di Osiride si nota una ripida e lunga conoide detritica che si esaurisce contro alcune fasce rocciose ed erbose interessate da un profondo canale roccioso sulla destra. Risalire interamente il detrito di falda e portarsi all’imbocco del canale.
Risalirne al meglio il fondo tra brevi salti e rocce instabili, fino a una strozzatura che si supera sulla destra (passi di III e IV per 15 metri). Detto canale diviene assai pericoloso in caso di forti temporali. Un’accesso doveva essere un tempo possibile dal plateau sottostante il Passo dell’Ometto, ma oggi un intricato tappeto di ontani lo rende pressochè impraticabile. Uscire allora nel terzo vallone sospeso di Leitosa, al cui centro si eleva la robusta mole rocciosa della Quota 2673 m. portarsi al centro della parete di forma triangolare che ne caratterizza la prima metà nel punto in cui lo sperone si abbassa e si presenta più articolato. L’attacco è in prossimità di un diedro aperto e fessurato (ometto di pietre alla base).
E’ importante non attaccare in prossimità del chiodo con cordino che si nota a destra nella placca verdastra: nel qual caso si seguirebbe la via da noi aperta nel 2004 (400 m 6c+).
Risulta impossibile descrivere in questo contesto il tracciato della via, che comunque segue in modo evidente la parte più debole della parete triangolare, con difficoltà di 5c e 6a sostenute, più una fessura di 6c molto impegnativa. Il vertice della parete triangolare, diviene progressivamente uno spigolo irto di torri che si esauriscono sullo spartiacque con la Valle di Ala, abbattendosi notevolmente. In totale si possono contare 14 o 15 tiri, secondo la scelta dei punti di sosta.
In posto vi è soltanto un chiodo.
Discesa: seguire la cresta sud – sudovest che termina al passo dell’ometto affrontando ancora due impennate con passaggi di IV, in parte evitabili rimanendo ora sul lato occidentale, ora su quello orientale della cresta.
Materiale: chiodi di varie misure, una buona scelta di nut e due serie di friend fino al n° 4, cordoni.
- Cartografia:
- Valli di Lanzo - Fraternali editori
- Bibliografia:
- M. Blatto, - Rivista del CAI mag -giu 2008, monografia