- Accesso stradale
- parcheggio all'Ospizio
- Osservazioni
- Visto cadere valanghe a pera
- Neve (parte superiore gita)
- Primaverile/trasformata
- Neve (parte inferiore gita)
- Crosta da rigelo portante
- Quota neve m
- 2000
Alla fine il Leone non delude le aspettative. Partiti tardi, poco dopo le 7, con cielo sereno, forte rigelo, temperatura fresca ed aria frizzantina che rendono la salita assai piacevole e piuttosto rapida fino al Breithornpass. Da qui sull’Alpjergletscher con neve più morbida, lasciamo le racchette circa 30 m. prima di arrivare alla base dell’intaglio e ci attrezziamo con picca e ramponi. La cresta è ben pistata e non particolarmente difficile ma è lunga e richiede concentrazione in quanto esposta in più punti. Nuvola “fantozziana” solo in cima ma grande emozione arrivare al segnale di vetta. Il ritorno lungo il ghiacciaio risulta abbastanza faticoso per le leggere risalite ma la neve tiene bene, qualche piccola slavina ha interessato la traccia e per prudenza ci affrettiamo ad attraversare. Nel frattempo il cielo si annuvola e, di ritorno al passo, scende anche qualche fiocco di neve; durante la discesa torna però il sole e ci godiamo in perfetta solitudine gli ultimi metri in direzione dell’Ospizio. Vista una marmotta. Solo scialpinisti in giro, principalmente diretti al Breithorn, una decina al Leone noi compresi.
Con Ale, in gran forma come sempre.