Dal parcheggio si inizia a seguire la stradina sterrata, che dopo alcuni tornanti consente di raggiungere in breve l’Alpeggio Pra di Farco m. 2216, dove si prosegue ancora per un tratto, seguendo il sentiero con segnvia 12 e 12A. Arrivati in un ampio pianoro erboso non distante dalla grande bastionata rocciosa orientale che sostiene la complessa struttura rocciosa dell’Aiguille de Leisasse, si abbandona il sentiero che prosegue a sinistra verso il Colle di Saint Rhemy, e si piega a destra, dove con percorso libero tra praterie e conche erbose si raggiungono i ruderi dell’Alpeggio di Tsa dell’Arc m. 2341. Dalle rovine dell’alpeggio, si sale a destra un pendio erboso e detritico che porta in una grande conca, dove si trova la conoide iniziale del canalone detritico che sale verso la costiera rocciosa che collega l’Aiguille de Leisasse (a sinistra) con il Mont Fourchon (a destra). Si deve risalire l’ampio e ripido canale detritico, preferibilmente restando sulla destra per sfruttare le iniziali fasce erbose, dove si cammina più agevolmente che sulla grande distesa di pietrame a sinistra, in questo tratto ci sono alcuni ometti che facilitano la scelta del percorso migliore. Quando si esauriscono le fasce erbose, si prosegue lungo la ripida china detritica salendo con percorso diretto, tralasciando sulla sinistra un altro canale più ripido e stretto (spesso innevato anche a luglio!), poi va tralasciato sempre a sinistra un secondo canale sopra una bastionata rocciosa, fino a raggiungere la base di una paretina rocciosa. Qui si apre a sinistra un valloncello sospeso invisibile dal basso, dove emerge una piccola traccia di sentiero (alcuni ometti presenti sul posto) che conduce alla base di un gradino roccioso, che si può superare direttamente con facile arrampicata, oppure aggirare più facilmente sulla sinistra per una balza erbosa. Si entra in una piccola conca di pietrame, dove gli ometti aiutano a risalire la conca e raggiungere il pianoro detritico (o innevato, a seconda della stagione) dove si trovano spesso un nevaietto e un piccolo laghetto. La cima è sopra di noi sulla destra, si supera il pianoro sulla destra (altri ometti e vaga traccia di sentiero) e si punta con evidente percorso al colletto di quota 2948 m. Si sale ora a destra, lungo la breve cresta rocciosa, composta da placconate, fasce di terriccio, erba e pietrame, che se bagnate o innevate posso risultare delicate. Superando alcuni passaggi esposti si raggiunge quindi un costone detritico che porta in breve sull’ampia cima, indicata da un grande ometto di pietre. Dal colletto di quota 2960 m è anche possibile salire a destra, senza mettere piede in cresta, ma sfruttando una canalino roccioso che tra detriti e qualche gradino roccioso (al massimo qualche passo di I) raggiungendo l’ampia cima. (dal parcheggio alla cima prevedere ore 2.30, indicative). In discesa non rimane che seguire a ritroso lo stesso itinerario di salita.
- Cartografia:
- Gran San Bernardo - Valle di Ollomont in scala 1:25.000 Escursionista Editore ; CNS foglio 1365 Grand Saint Bernard, scala 1:25000
- Bibliografia:
- CDA Valle d'Aosta Oltre il sentiero ; Cime da riscoprire di A. Greci Blu Edizioni