Da Ceresole Reale, continuare sulla strada per il lago del Serrù e il colle del Nivolet, fino a Chiapili di sotto. Qui parcheggiare di fronte all’impianto di risalita e imboccare il sentiero che sale al Rif. Jervis (considerare eventualmente il pernottamento al rifugio per risparmiare circa 600m di dislivello). Dal Rif. Jervis prendere il sentiero che attraversa il torrente in direzione O, e superando alcuni dossi raggiungere la conca dell’Alpe Truc. Superato l’alpeggio puntare ora decisamente a S risalendo il vallone che scende dal ghiacciaio di Nel inizialmente sulla destra orografica, poi appena possibile sulla sinistra orografica (facile guado). Risalire un primo dosso morenico e puntare direttamente alla vecchia morena laterale che si fa via via più affilata. Seguire l’intera morena fino al suo termine contro la bastionata rocciosa e imboccare da qui una evidente cengia erbosa (umido) che in obliquo verso destra per pochi metri dà accesso ai cengioni soprastanti. Voltare nuovamente a S risalendo in obliquo decisamente verso sinistra il sistema di salti e pietrame. Si punta così allo scivolo del ghiacciaio di Nel nella zona in cui risulta meno pendente e meno crepacciato. Compiere un ampio traverso verso sinistra per puntare alla base dello sperone, prestando attenzione ai crepacci e guadagnare quindi l’attacco (a seconda delle condizioni è possibile accedere allo spigolo in punti diversi sfruttando diverse cenge).
Seguire lo spigolo che nella prima parte è piuttosto appoggiato aggirando qualche grande macigno scegliendo uno dei due lati. Dopo il primo terzo il terreno si fa più sostenuto con passaggi di III, fino al IV+, quasi sempre aggirabili da destra (lato NO). Prestando molta attenzione alla roccia, scegliere i passaggi fino a raggiungere un tratto di roccia rossastra instabile dove la pendenza cala un po’. Da qui si vedono bene gli ultimi passaggi che portano in cresta poco a SE della cima principale. Prestare ancora attenzione all’ultimo passaggio per salire sul torrione finale (nut incastrato).
Discesa:
- Scendere seguendo l’itinerario della spalla SO (pietraia molto instabile, prestare attenzione) fino a dove si riesce a traversare verso O in direzione del Col des Pariotes. Si può scendere nella conca sottostante per incontrare la traccia che scende dal colle oppure tagliare un sistema di cenge erbose e pietraie per portarsi poco sotto al colle senza perdere troppa quota. Dal Col de Pariotes, un altro ampissimo arco in leggera discesa permette di intersecare il sentiero che sale dal Refuge du Carrò al Colle del Carro. Risaliti al Colle del Carro scendere sul versante italiano verso il Lago del Serrù e da qui nuovamente a Chiapili. Discesa lunghissima su terreno molto accidentato e molto poco tracciato, da affrontare solo se con buon meteo e in buone condizioni fisiche.
- Per la via di salita, disarrampicando e attrezzando brevi doppie (nessuna sosta in loco). Assai sconsigliabile per via della natura della roccia.
- Seguendo la via normale di discesa, giunti alla base del crestone SO piegare decisamente a E e risalire traversando al Colle Perduto, da cui seguendo il ripido canalone sul lato E si raggiunge il Bivacco Leonesi e da qui il Rif. Jervis. Itinerario da valutare solo in caso di ottimo innevamento portante, senza il quale il canalone diventa estremamente pericoloso per le scariche di sassi.
Notare che a seconda dell’itinerario scelto il dislivello accumulato può variare. Seguendo la via normale e poi il rientro dal Colle del Carro si arriva a 2600m totali.
- Cartografia:
- IGC, 1:25000: #102 "Valsavarenche, Val di Rhemes, Valgrisenche - Parco Naz. Gran Paradiso"