Gita per chi ama i terreni d’avventura e i lunghi spostamenti.
Partiti alle 4 da Chiapili, all’attacco dello sperone alle 9, in cima alle 12. Scelta la discesa dalla normale siamo arrivati al colle del Carro alle 18, a Chiapili nuovamente alle 22 passate. Può essere d’aiuto organizzarsi per avere una macchina al Serrù da trovare al rientro.
Attenzione alla roccia che in alcuni punti obbliga veramente a valutare ogni singolo movimento, anche se ci sono bei passaggi solidi e divertenti.
Dalla cima abbiamo fatto una doppia nel vuoto che ci ha depositato sulla pietraia sottostante ma si può tranquillamente andare a cercare il punto in cui sbuca in cresta la normale, non molto più avanti.
Giunti alla base della spalla SO noi abbiamo tagliato più alti possibile su cenge erbose e pietraie scomode per arrivare al Col des Pariotes senza perdere troppa quota, ma potrebbe essere forse più furbo accettare un po’ di dislivello in più e camminare meglio.
Giro per noi lunghissimo, che ci ha fatto scoprire nuove dispense di motivazione che non sapevamo di avere! Lo sperone è delicato ma tutto sommato bello e divertente.
Grazie a Michele che si è gasato per questo itinerario vecchio stile che girava in testa da un po’.