Di stanza al campeggio Villa di Ceresole con famiglia, la mia non poteva essere che di li la partenza con pernottamento al Leonesi e conseguente arrivo in vetta per il colle perduto con in ultimo salita in vetta per il crestone sud ovest in comune con la normale dall’Ecot. La necessita’ di riguadagnare il campeggio con giro ad anello ha comportato una discesa giu’ per l’erto e poco invitante versante nord non scevro da pericoli, ma si da il caso non avessi altra scelta. La difficolta’ maggiore riscontrata all’atto di scavalcare l’ampia ed estesa crepaccia terminale superabile in un solo punto, tutto alla dx faccia a monte dopo un traverso al di sopra del labbro superiore di una 60ina di metri. Una volta superata per il ghiacciaio di Nel e il rif. Jervis piu’ nessun problema riaccedere al campeggio e alla famiglia. Non e’ stata di certo una passeggiata, anzi ambiente decisamente severo per come la gita e’ stata ideata e in seguito realizzata specie nel tratto impervio che separa la vetta dal ghiacciaio sottostante, con qualche pericolo di caduta sassi.. piu’ d’uno visti cadere al mio passaggio attento ad evitarli tutte le volte.
Effettuato in tal modo la discesa dalla parete nord della Levanna dalla sella tra le due Levanne centrale e occidentale valutabile credo nell’ordine dell’AD+..mortacci..