Con le condizioni attuali è sicuramente un PD
Gita sociale del Cai di Albenga magistralmente organizzata e condotta da Antonello: grazie Anto per le belle gite che proponi sempre!
Saliti ieri al Rifugio Daviso sotto una cappa di caldo umido allucinante che ci ha distrutto tutti quanti. Ma giunti al rifugio siamo passati dall’inferno al paradiso, sapevano che si stava bene al Daviso, ma si va oltre! Siamo stati accolti da Franca, Antonella, Renato e Salvatore e coccolati come vecchi amici che non si vedevano da tempo, dal the offerto all’arrivo alla squisita accoglienza, simpatia e disponibilità dei volontari del Cai di Venaria che conducono il rifugio a turno. Il cibo è ottimo e abbondante, anche al ritorno dalla vetta alle 3 del pomeriggio non hanno esitato a prepararci una stupenda polenta fumante nonostante dovessero scendere anche loro giù, e offrendoci ancora un genepì prima della partenza. Grazie amici per tutto quanto avete fatto per noi! Al sabato sono saliti 3 ragazzi sulla Levanna, ma la giornata nebbiosa non li ha certo aiutati e non credo abbiamo fatto la via normale dalla descrizione che ne hanno fatto, ma siano stati sulle rocce a destra.
Montagna in super condizioni, giornata strepitosa. Saliti con i ramponi indispensabili oggi come la piccozza, quasi tutto su neve e dura, alcuni passaggi su roccia come da descrizione. Ultimo tratto saliti su misto da destra e scesi dalla cresta rocciosa che è pulita. Grazie ai pratici signori della valle (con cui mi scuso perché non ricordo il nome) che ci hanno preceduto indicandoci la via e la variante nella parte alta, con loro eravamo in 14 oggi sulla Levanna Orientale. Panorama vastissimo ed eccezionale, non una nuvola in giro e anche un po’ di fresco che non ha guastato! In vetta in 8: Antonello, Alessandro, Andrea, Claudio, Fiorenza, Fulvio (bravo alla sua prima gita un po’ più impegnativa), Ilario ed io. Peccato per Paola che ha rinunciato distrutta a 300 metri circa dalla vetta! Nella discesa la neve cominciava a mollare un po’ e richiedeva un po’ di attenzione nei tratti più ripidi e nei traversi, indispensabile la corda per i meno sicuri.
Rientrati al rifugio per le 15 circa e dopo l’ottima pausa pranzo abbiamo continuato per il fondovalle e il mare. Un saluto agli amici vecchi e nuovi che ringrazio per le due belle giornate passate assieme.