Il percorso si svolge dapprima lungo una stradina (pista da sci di fondo) e poi all’interno di un fitto bosco fino alla Foce delle Verginette, da qui su ampio crinale con qualche tratto ripido, chenon presenta particolari difficoltà, e le poche roccette affioranti si possono scavalcare o aggirare a sinistra. Lungo il crinale potrebbero essere utili piccozza e ramponi.
1) Da Lucca si seguono le indicazioni per l’Abetone, imboccando la SS12 che oltrepassa in successione i centri abitati di Borgo a Mozzano, Casoli, Lucchio per arrivare a La Lima, dove si tralascia la diramazione di destra (è la SR66 che proviene da Pistoia) e si prosegue a sinistra toccando prima Cutigliano, e in successione Pianosinatico per poi risalire con numerosi tornanti, arrivando prima alla località Le Regine e raggiungendo infine il Passo dell’Abetone, dove si trovano ampie possibilità di parcheggio (63 km da Lucca).
2) Da Pistoia si segue la SR66 con indicazioni San Marcello Pistoiese e Abetone. Si superano in successione i centri di Statigliana, Cireglio, Bionzana e Campo Tizzoro (dove si tralascia una deviazione a destra per Maresca), proseguendo a sinistra, oltrepassati Oppio e Limestre, si raggiunge S. Marcello Pistoiese. Da qui sempre seguendo la SR66, tralasciando una ulteriore deviazione a destra si raggiunge La Lima, dove come da precedente itinerario si raggiunge il Passo dell’Abetone (46 km da Pistoia).
3) Da Modena si deve seguire la SS12 con indicazioni Pavullo nel Frignano – Abetone. Si superano i centri abitati di Colombano, Pazzano per raggiungere la località di Pavullo nel Frignano. Si prosegue lungo la SS12 superando in successione Camatta, Lama Mocogno, Riolunato, Pievepelago e Fiumalbo. Una fitta serie di tornanti porta infine al Passo dell’Abetone. (84 km da Modena).
Dal grande piazzale del parcheggio del Passo dell’Abetone si arriva nei pressi di un monumento ai caduti della II Guerra Mondiale e si inizia a risalire una stradina verso destra per un breve tratto, poi si piega ancora a destra, portandosi all’inizio della pista di fondo nei pressi di una casetta in legno. Qui il sentiero piega a sinistra (cartello indicatore per il Libro Aperto, segnavia 00).
Quando è in funzione la pista di sci da fondo, è riservata ai fondisti e l’accesso è interdetto agli escursionisti. Si prosegue con vari saliscendi nella fitta foresta di abeti del Monte Maiori, uscendo su una prima larga sella, dove si trova la Fonte delle Verginette (tavoli in legno e cartelli indicatori) si prosegue sull’ampio sentiero (seguire sempre i segnavia OO, ben visibili sugli alberi) che supera una seconda fascia boscosa e con un saliscendi si raggiunge due valichi vicini, prima la Serrabassa e poi l’ampia Foce delle Verginette 1480 m, dove si trova anche un piccolo rifugio privato (la casetta di Lapo) chiuso. Tralasciato un sentiero che a sinistra scende verso Bellagamba e la stradina che taglia a mezza costa, si sale a destra, seguendo il crinale Ovest, dove sono presenti dei cippi confinari del XVIII secolo con il segnavia biancorosso OO, che gradualmente diventa più ripido, ma sempre agevole, si scavalcano o si aggirano a sinistra alcune roccette affioranti e si raggiunge l’ampia vetta della prima cima del Libro Aperto, il Monte Belvedere 1896 m, dove si trova un cippo di confine e un semplice ometto di pietre.
Ci si abbassa ora per circa un centinaio di metri alla Sella del Libro Aperto (colle che divide le due cime), e da qui su un pendio ripido e qualche roccetta affiorante, seguendo il filo del crinale, si arriva in breve alla vetta al Monte Rotondo 1937 m, punto culminante del Libro Aperto.
In discesa non rimane che seguire a ritroso lo stesso itinerario di salita.
- Cartografia:
- carta dei sentieri dell'Alto Appennino Modenese. CAI Modena. Scala 1:25000
- Bibliografia:
- Appennino Ligure e Tosco-Emiliano. Guida dei Monti d'Italia CAI-TCI