- Accesso stradale
- Tutto a posto
La parete e’ vasta, facile calandosi dall’alto finire col ritrovarsi a salire una via in questo caso “Come sono Togo”, non in programma, ma tante’.. si prende tutto per buono..e’ sempre scalare comunque..
Dal terrazzo da dove si puo’ comodamente scendere per sentiero trenta metri sotto, correggo il tiro di modo da poter salire l’ultima lunghezza molto appagante di “Adesso Basta,”, attraente spigolo aereo con buone prese, non banale.
Medesimo errore nei tiri sotto, dove per tenermi al centro della vasta parete con chiodi e soste sparpagliati ovunque, ho finito per ritrovarmi sempre sulla linea di “Come sono Togo”, con questi due tiri centrali belli tosti in esposizione massima sul 6a+, che nel mio caso gia’ significa dover mungere un po’.
Saltato con un’ ulteriore calata di 30m (disponevo di una mezza da 60m) il tiro troppo duro sotto di “Buongiorno Vietnam”, mi concentro a salire i primi ( ultimi nel caso mio di oggi) due tiri di “Adesso Basta” all’ avancorpo, bella placca alla partenza a coppelle..impegnativa nei soli primi due metri ad alzarsi da terra.
Non conoscendo il posto, ci passavo ogni volta ma non mi soffermavo che a guardare
dicendomi, verra’ ben un giorno occasione di venirci a mettere il naso..beh.. quel giorno e’ arrivato, e anche una bella ravanata per capire come giungervi in cima pure, con giro bello largo e avventuroso da nord, prima a un colletto per cresta poi, col solito carosello di saliscendi e aggiramenti vari, (un bel preriscaldamento non c’e’ che dire) fino a capire grazie ai primi indizi dati dalla presenza del barattolino rosso col libricino di vetta, che l’ora di tirare fuori la corda era arrivato. Il posto e’ bello e merita sicuramente una visita..diciamo anche due..