https://stage.gulliver.it/itinerari/scheggia-pizzo-la-da-arvogno/#main
https://stage.gulliver.it/itinerari/scheggia-pizzo-la-da-buttogno-anello/
Dal parcheggio si risalgono i prati a monte delle baite seguendo poi una mulattiera a sinistra che in breve conduce alla strada che si inoltra nella valle, ben alta sulla sponda destra idrografica del Melezzo Occidentale. La strada, quasi del tutto asfaltata, è percorribile solo dai mezzi dotati di autorizzazione. Dopo una lunga salita, a circa 1300 m di quota la strada prosegue sterrata in lieve discesa transitando per l’alpe Faiè e attraversando su un ponte in ferro il torrente Cortino. Dopo il ponte si incontra un sentiero a sinistra che risale la Valle Cortino entrando ben presto in un bel bosco dapprima di abeti, quindi di larici, per scendere poi ad attraversare di nuovo il torrente in ambiente più aperto. Sull’opposta sponda si ricomincia a salire tra maestosi larici ed abeti bianchi, anche secolari, fino ad arrivare all’Alpe Aggia. Dalle baite, dirigendosi a Nord si incontra un sentiero che attraversa prima un valloncello poi una costola rocciosa (aggirata poco più in basso da un altro sentiero) e conduce in breve all’Alpe Cazzola, luogo davvero suggestivo con ampi pascoli e numerose baite, alcune delle quali ancora in buono stato. Dalle baite, senza percorso obbligato, si risalgono i prati in parte invasi da rododendri in direzione della Bocchetta di Cazzola (m 1973), secondo la cartografia consultata la più settentrionale e più bassa delle due bocchette visibili tra il Monte Loccia di Peve e il Pizzo Locciabella. Raggiunto il valico, che offre un bel panorama Dall’Andolla alle montagne del Devero, si risale tutta la cresta in direzione Nord, dapprima su un pendio franoso dove occorre fare attenzione alle pietre mobili, quindi con percorso più agevole seguendo la traccia che evita un’antecima. In vista della vetta si sale con pendenza maggiore lungo la cresta Sud-Sud-Ovest, abbastanza ampia ma con passaggi leggermente esposti, e con l’unica difficoltà rappresentata ancora dalle pietre mobili soprattutto negli ultimi metri sotto la cima.
- Cartografia:
- CNS 1:25000 foglio 1311 Comologno
- Bibliografia:
- R. Armelloni Alpi Lepontine Sempione Formazza Vigezzo ed CAI-TCI