Lunga escursione che prevede l'attraversamento della Vedretta del Giogo Basso e di alcuni campi nevosi sopra il rifugio del Similaun. Richiede dunque un minimo di esperienza alpinistica e attrezzatura adeguata, sebbene non sia necessario legarsi in cordata.
Vent è raggiungibile dall'Italia tramite il Passo di Rombo 2500m (N.B.: pedaggio sul lato austriaco). Una volta scesi a Obergurgl, si prosegue in discesa fino a Zwieselstein, ove la valle si biforca; si prende dunque il bivio di sinistra (indicazioni per Vent) e si segue tutta la valle finché non si arriva al ridente paesino. Ampie possibilità di parcheggio a pagamento.
Da Vent seguire le indicazioni per la Martin-Busch-Huette, che si raggiunge su un comodo sentiero adatto a tutti in 2,5 ore.
Sopra la Martin-Busch-Huette si inizia a scorgere il ghiacciaio. Raggiuntone il margine, lo si attraversa sulla sinistra idrografica e si giunge in breve al rifugio del Similaun, in territorio italiano (calcolare in totale 4,5-5 ore, notevole spostamento chilometrico). Dal Rifugio del Similaun si segue la via normale alla Cima di Finale. Si supera un primo tratto attrezzato con catene e diversi ripidi nevai -attenzione in caso di ghiaccio vivo- e si giunge quindi al luogo di ritrovamento della mummia Oetzi, l’Uomo del Similaun, sempre rimanendo in territorio italiano.
Discesa per la via di salita.
Il rifugio del Similaun è un autentico nido d'aquila, essendo posto sul Giogo Basso al limitare dell'omonima vedretta. Splendido panorama sul Similaun. La prosecuzione dell'itinerario fino al luogo di ritrovamento dell'Uomo del Similaun dà un tocco di mistero alla salita.
Chi volesse vedere la mummia può visitare il museo di Bolzano, ove essa è perfettamente conservata.