Dal piazzale nei pressi del ponte di quota 1809 m, si attraversa il ponte e si prosegue a piedi si segue la stretta stradina asfaltata fino a raggiungere uno slargo prima di un ponte (oltre questo punto è il traffico è vietato). Questo slargo è il punto di inizio del sentiero per il Col Longet e i Laghi Blu (cartelli indicatori). Si inizia a risalire il sentiero (o le eventuali tracce nella neve) (segnavia U21 visibile su alberi e pietroni) subito abbastanza ripido con una serie di diagonali, superando un bel bosco di larici. Usciti dal bosco, si raggiunge una conca posta sotto la Costa Buscet, dove seguendo il sentiero estivo (o eventuali tracce) con una serie di diagonali da sinistra verso destra si superano una serie di balze rocciose e raggiungono la piccola conca dove si trovano le Grange Antolina 2298 m. Dalle grange si risale prima con una serie di tornanti un costone e successivamente un ripido valloncello che conviene salire direttamente fino a raggiungere la conca dove si trova il Lago Blu 2540 m. Si contorna ora il lago sulla sinistra, tralasciando a sinistra eventuali tracce che portano nel Vallone di Pienasea, fino a raggiungere sulla nostra destra la conoide iniziale di un pendio-canale piuttosto ripido (richiede neve sicura) con che si supera direttamente sbucando nel pianoro appena sopra la conca dei Laghi Bes. Tralasciando eventuali tracce a sinistra che salgono nel Vallone del Lupo verso la Cima di Pienasea, si attraversa il pianoro puntando ad una specie di colletto posto alla base del costolone Nord-Ovest che scende dalla Cima del Lupo e separa il Vallone del Lupo dal Vallon du Loup. Valicato il colletto si prosegue ora salendo nel Vallon du Loup, tenendosi sulla sinistra, superando piccole conche, avvallamenti e qualche rampa e ci si porta nei pressi del costone raggiungendo uno spallone dove si vede bene la cima e il tratto finale del percorso. Si traversa a sinistra un pendio e si raggiunge la conca terminale alla base della cima, si può decidere se salire direttamente il ripido pendio superiore, oppure con una serie di diagonali, raggiungendo infine il filo del crestone NO verso sinistra, che seguendolo verso destra, con facile percorso conduce in vetta, costituita da un piccolo pianoro e due semplici ometti di pietre. In discesa non rimane che seguire a ritroso le tracce di salita.
Una cima nota da tempo e inserita nella cartografia francese già nel 1754 nella Carte des Alpes del Bourcet come Cime du Loup.
- Cartografia:
- IGC foglio 106 – Monviso, Sampeyre, Bobbio Pellice – scala 1:25000. Fraternali Editore foglio 11 – Alta Valle Varaita, Alta Valle Maira in scala 1:25000.