- Accesso stradale
- In treno a Torino Porta Susa, attraversato il centro e raggiunto il Ponte Balbis dalla Gran Madre costeggiando il Po in sponda sinistra.
Fatto l’anello con salita sul sentiero 14 dal Ponte Balbis e rientro sul 16 al Ponte Isabella.
A parte il primo tratto sulla Strada Antica della Viassa (dallo stacco da Via Sabaudia fino al ricongiungimento con la strada asfaltata sembra di percorrere un cunicolo dimenticato) la salita è agevole, il sentiero 14 è ben indicato e si giunge senza indugio al Sacrario del Pian del Lot e al parcheggio sulla Strada comunale da S. Vito a Revigliasco, dove termina. Poi al primo grande bivio lasciato l’asfalto le targhette riportano solo il sentiero 012 per l’Eremo, mentre il ramo di destra che porta con via più diretta al colle (l’ho scoperto al ritorno) non è segnalato. Così seguendo sempre il sentiero 012 che ancora un po’ mi porta a Superga sono arrivato all’asfalto della Strada del Colle da dove, piegando a destra, ho raggiunto finalmente il colle.
Discesa dal Faro seguendo all’inizio le tacche b/r che poi si perdono così ho proseguito “a trüc e branca” – un po’ per sentiero un po’ per tracce MTB – arrivando così al bivio incriminato col sentiero 012 dove secondo me un’indicazione ci stava. Ho poi proseguito per quello che dovrebbe essere il 16 (le indicazioni si trovano solo più avanti) scendendo al Quadrivio Raby, al Parco S. Vito, Parco Leopardi e sul Lungo Po.
E’ un bel giro (sono circa 25 km con a/r da Porta Susa), con alternanza strada-sentiero, purtroppo poco panoramico rimanendo prevalentemente nel bosco. Segnaletica secondo me carente (mi rendo conto non sia facile visto il dedalo di percorsi MTB), le migliori indicazioni arrivano – e questo secondo me è un vantaggio –parlando con le persone presenti e coccolando i loro cani.
Un grazie Roberto per il coffee-break alla Gran Madre (nel suo bar dove lui gioca in casa) e alla moglie per il recupero a Novara.