Salire in direzione del Rifugio Remondino fino a quando il sentirìero si avvicina alla conoide del canalone della Madre di Dio. Abbandonarlo appena inizia ad andare verso destra allontanandosi e risalire la pietraia intervallata da qualche tratto erboso sino ad incontrare il sentiero che unisce il Rif. Bozano al Rif. Remondino.
Risalire il canale sul lato sinistro su una poco marcata traccia segnata da frecce gialle sino ad un evidente masso, continuare e raggiungere un evidente canalino sulla cui parte destra si trova una foto con chiodo e cordino. Si è poco sotto al colletto e da qui parte la via normale come da relazione della guida dei Monti D’italia.
Salire il canale stando leggermente a sinistra (2 chiodi) per poi continuare fin sotto ad un’ evidente grotta (1 chiodo). Superare il salto di roccia e traversare a sinistra dove è posizionata una sosta su chiodi e cordone ( 55 mt).
Salire il canalino sul lato sinistro e raggiungere un tratto ampio cosparso di pietre rimanendo sempre sul bordo sinistro. Di qua puntare a sinistra ad una piccola forcella con ometto salendo facili placche giallastre. Continuare ora dritto per una decina di metri e andare a destra verso una evidente cengia in salita. ( La relazione originale riporta di salire dritti verso la cima sino ad un passaggio con chiodo e cordino).
Se si vuole rendere la salita più divertente si consiglia di salire tutta la cengia ascendente a sinistra fino ad un colletto con degli ometti trovandosi così tra le due punte della Madre di Dio. Ora salire sullo speroncino verso la cima ovest che offre un bel passaggio con fessura ben proteggibile e scesi tre metri dalla parte opposta ci si porta a sinistra del successivo colletto. Si attraversa per pochi metri in piano a sinistra tornando sulla via normale e imboccato uno stretto colatoio a destra con passo iniziale atletico, protetto da chiodo con fettuccia logora, si giunge ad una sosta con catena e due metri oltre alla bellissima Madonna bianca con Bambino.
Si effettua la discesa per la parete NE che la guida descrive come percorso storico quasi del tutto dimenticato… ma così non è poichè utilizzato da qualcuno come via normale alternativa e abbastanza protetta.
Dalla sosta con catena appena sotto alla Madonnina si effettua una calata di 20 metri fino ad un canale cosparso di sfasciumi. Lo si scende per una decina di metri e traversando a destra lo si abbandona trovando due chiodi con cordino ed un’altra sosta su catena. Ci si cala per 15 metri raggiungendo balze d’erba e roccia e sempre in direzione nord si attraversa su una cengetta poco marcata fino all’evidente sosta per l’ultima calata. Doppia di 10 mt e di qua si segue sulla parete nord, lato Bozano, una cengia inizialmente poco marcata poi evidente, protetta ogni cinque metri da chiodi con cordino per la loro individuazione.
Si giunge così al colletto della Madre di Dio e per il canale, scendendo sul lato destro, si ritorna alla foto inizialmente descritta e di qua sul sentiero di accesso.
- Bibliografia:
- Guida dei monti d'Italia Alpi marittime II