L’avvicinamento si può effettuare per molti itinerari diversi, d’inverno consiglierei il canalone Porta che, se ben innevato, è un discreto allenamento per il misto estivo in alta quota.
In questo caso occorre seguire il canale fino all’evidente bivio segnalato con il raccordo per la bocchetta dei prati (piazzola dell’elicottero).
Raggiunta la forcella si è al cospetto del versante orientale dei Magnaghi. Ora, seguendo un sentiero discontinuo tra roccette, si contorna la sua base seguendo i segnavia e si perviene facilmente all’attacco. I primi chiodi vi indicheranno la via.
Si rimonta l’intera rampa sopra di voi con percorso mai obbligato ed arrampicata sicura e divertente.
Tutte le soste sono ben chiodate. Attenzione particolare alla terza sosta dove la via compie una virata poco logica ad aggirare sulla sinistra la spaccatura che divide il primo ed il secondo Magnaghi fino alla famosa sosta del “traversino”. In alternativa potete prendere la variante Polvara esattamente sulla verticale della sosta per poi procedere verso la vetta del secondo e la traversta integrale dei Magnaghi, ma questa è un’altra via ed un’altra storia. Non dimenticate il casco.
- Bibliografia:
- GMI it. 68a