- Accesso stradale
- strada chiusa al Rifugio Melezè
- Osservazioni
- Visto cadere valanghe a pera
- Neve (parte superiore gita)
- Primaverile/trasformata
- Neve (parte inferiore gita)
- Bagnata
- Quota neve m
- 2000
E dopo averne sentito parlare per tutto l’inverno, ecco che ci siamo andati. La strada è chiusa al Rifugio Melezè, ma sui versanti sud la neve latita fino a 2200 circa, siamo saliti senza racchette per circa un’ora, prima su neve ben rigelata (nonostante le temperature) seguendo tracce dei giorni precedenti, poi per prati fino alle prime baite dove l’innevamento diventa continuo. Calzate le racchette siamo saliti piuttosto rapidamente nel vallone superiore, e poi il breve ma intenso pendio finale prima del colle (siamo passati in salita a destra del colle). Ultimo tratto con vento gelido e forte proveniente dalla Francia, in 10′ dal colle alla punta su neve ventata ma portante. Poco più di tre ore dall’auto alla cima. Sosta in cima praticamente nulla, e ci siamo trovati un bel posticino sotto al colle per pranzare.
Scesi in orario indicibile, ma tutto sommato la neve teneva ancora bene, marcia in superficie ma sotto portante…tranne alcuni sprofondamenti nelle viscere della terra, la pala di Clot è stata utile per liberare gli arti inferiori.
Ma tutto sommato discesa meno penosa del previsto. Ho tentato di non rimettere le racchette fino all’auto (dal punto dove le abbiam tolte causa erba e prati in fiore) ma la stradina prima di S.Anna non era d’accordo con me, sprofondavo fino alla vita.
Gran bella gita, peccato il vento in punta che ha impedito ogni tipo di sosta. Alcuni scialpinisti, ma la maggior parte oggi erano diretti tra Fiutrusa, Marchisa e Faraut.
Giornata stupenda sia meteorologicamente sia per la compagnia di Wonder Ale e Clot.