- Accesso stradale
- Posteggio quota 2050
La cresta a mio avviso è bella e meritevole (meglio di cosa sembra a vederla dal basso) e relativamente articolata tra sali-scendi vari, con alcuni tratti, specie nella seconda e ultima parte, abbastanza esposti.
Posteggiare quota 2050, seguire tacche blu della normale fino al laghetto, abbandonarle e salire leggermente a dx fino a superare il “canalino” di erba, salire a sx il costone in direzione della cresta.
Quando iniziano le rocce, dapprincipio la cresta è “poco cresta” poi mano a mano che si prosegue diventa più bella. Sempre molto panoramica. Inutile leggere relazioni, si va a naso.
Ci siamo tenuti quasi sempre sul filo di cresta evitando di bypassare tratti a sx o dx.
Dopo l’anticima abbiamo proseguito per cresta (poco sensato abbandonarla per tagliare e abbassarsi sulle cenge a ovest), e offre il tratto più divertente e affilato (ed esposto).
Sempre molto panoramica.
Avevo al seguito alcune fettucce (spuntoni abbondanti) e tre friend medi che mi sono portato dietro (non indispensabili ma se li avete nello zaino si possono usare per velocizzare alcuni tratti di conserva protetta).
Discesa per la normale, sempre abbastanza schifida per quanto male si cammina.
Concordo anche io che PD- seguendo la cresta non è oggettivamente corretto come valutazione (è di più).
Nel complesso molto consigliata.
Con Marika, con cui abbiamo “scoperto” e condiviso in santa pace questo itinerario che mancava ad entrambi.
Un saluto ai due ragazzi incontrati in cima e saliti per la normale.