Materiale necessario: 12 rinvii + fettucce per collegare le soste.
Il sole d’estate arriva nel primo pomeriggio.
Parcheggiare.
1h abbondante da Courmayeur.
A piedi: seguire la strada forestale che porta agli alpeggi di Chevran. Dopo alcune centinaia di metri ad un bivio proseguire a sx (Croix de Chevran par la foret) dapprima in salita poi saliscendi mantenendo la direzione principale, fino a reperire la scritta "Tropiques" in giallo su un abete. Seguire le indicazioni (frecce gialle) fino a reperire la prima calata di Tropiques, su un caratteristico albero nella roccia con catena.
45’ circa dall’auto.
L'accesso avviene dall'alto, in doppia come per quasi tutte le vie della parete.
4 calate di cui una nel vuoto conducono alla base. Seguire la traccia alla base vs dx guardando la parete, puntando alla grande zona gialla. dopo circa 150-200 m reperire a sx tracce evidenti che portano in cinque minuti sotto una serie di grossi tetti, la via parte appena prima di una grossa insenatura nella roccia.
Placchette suisses (seguire spit verso destra, partenza in comune con “Cobra-cabana” che sale sugli spit di sinistra)
Via che segue parallelamente Cobra-cabana, finché all’altezza del tetto l’estro del chiodatore si manifesta in un bel gioco di prestigio, portando a scalare in discesa un tiro gradato 7a+ (niente paura, il numero sette esce dal cappello solamente poco prima della sosta, quando si ricomincia a salire) che termina su una sosta alla stessa altezza della precedente.
L1: 6b+, in salita sul grigio verso destra.
L2: 6b+, lungo tiro di continuità.
L3: 6c, sostenuto su gocce.
L4: 7a, facile sino ad un passo cattivo sul finale.
L5: 6b,
L6: 6c+, (7a su “Calcaire en folie”) parzialmente in comune con il medesimo tiro di Cobra-cabana, devia a destra appena sotto il tetto. Passi intensi.
L7: 7a+, partenza in discesa (volendo ci si può abbassare al primo spit afferrando un lungo cordone legato alla sosta) fino quasi a tre quarti della via quando con una breve risalita verso destra si affronta un tettino con piccole prese a gocce. Scalatore e assicuratore si potranno guardare negli occhi senza abbassare e sollevare la testa.
L8: 7a+, affronta una porzione verticalissima di roccia con piccole prese e un passetto duro nella sezione alta svoltando a sinistra in vista della catena
L9: 7a, bel tiro su calcare grigio, sostenuto ma non boulderoso
L10: 7a, analogo al precedente. Per la sosta reperire un masso sulla destra con spit per assicurare il secondo
- Bibliografia:
- Vallée de l’Arve, Gilles Brunot, 2009; Calcaire en folie tome II, Michel Piola, 1999