- Accesso stradale
- ok fino al piano sotto il Varisello, o al Varisello stesso
- Osservazioni
- Visto valanghe a pera esistenti
- Neve (parte superiore gita)
- Bagnata
- Neve (parte inferiore gita)
- Bagnata
- Quota neve m
- 2000
- Traccia GPX
- Traccia di salita
Per oggi è prevalsa la scelta di una gita sicura e fattibile, e il Malamot ha soddisfatto queste richieste anche se un po’ a discapito del meteo, che nonostante qualche schiarita è stato sempre un po’ maffo.
Saliti dal pianoro della Grand Croix, (da Piano San Nicolato si sale ancora ma oggi non era il caso), la neve inizia al bivio sopra il forte Varisello ma l’innevamento è molto discontinuo, si attraversano lingue di terra ed erba almeno fino a 2400 m, dopodichè diventa pressochè continuo ma non abbondante. Neve molle già alla partenza, ma me lo aspettavo viste le velature notturne; comunque neve marciotta ma non eccessivamente sfondosa, naturalmente fatto traccia da inizio alla cima su 10-20 cm con il fondo sotto tutto sommato ben duro. Tempo molto variabile, tratti di nebbia, poi vento poi sole, in cima poco panorama ma visibilità ottima, speravamo in qualche schiarita più decisa (meteofrance per Lanslebourg dava bellissimo!!!) che però non è arrivata. Così dopo essere saliti alla Pointe Droset abbiamo traversato facilmente al forte Malamot, breve esplorazione e discesa. Noi siamo saliti e scesi dal vallone con la strada militare, ma è anche possibile scendere più direttamente lungo il crestone est.
Tutto sommato è stata una bella gita e sicura (qui rischio valanghe direi nullo a meno di andare sotto cornici o pareti molto ripide), nonostante il tempo non entusiasmante e raffiche di vento a volte fastidioso. Ho completato il trittico del Malamot (bike+escursione+ciaspole); compagnia invece veramente ottima, con il gruppo dei genovesi Francesca, Luciano, Maurizio e Stelvio. In attesa di tempi migliori!