A dispetto del dislivello non eccessivo, lo sviluppo del percorso non è così breve.
Dal termine dell’asfalto si notano subito i cartelli indicatori dei sentieri, si inizia salendo la stradina sterrata (ignorando invece quella che in piano si inoltra nel Vallon de Savine), seguendo le indicazioni per i Lacs Perrin. Si sale per un tratto di sterrata che poi diventa un bel sentiero, segnavia gialli; ai bivi si incontrano sempre cartelli indicatori, si deve sempre proseguire per i Lacs Perrin e poi Lacs Giaset. Raggiunti i bei Lacs Perrin, si tralascia il sentiero per il Lac de Savine, e si continua a sinistra, iniziando un lungo traverso a mezza costa in salita, che permetterà di percorrere dall’alto tutto il Vallon de Savine, con percorso molto panoramico (un vero sentiero balcone). Un lungo tratto con scarsa pendenza e qualche saliscendi, precedendo uno strappo un po’ più ripido e faticoso, per risalire alcune balze di erba e rocce montonate, nel mentre si aggira dal basso la lunga Crete de Montiolit che culmina con la Pointe Droset (non ancora visibile).
Quando la pendenza si abbatte nuovamente, si piega prosgressivamente a sinistra, iniziando ad incontrare numerosi piccoli laghetti ed altri più grandi, alcuni dei quali dei veri gioielli nascosti tra le rocce; si arriva quindi al pianoro con i Lacs Giaset, dove termina il sentiero segnalato. Da qui si deve proseguire a vista, o puntando direttamente alla cima e al Forte Malamot scegliendo la via migliore (terreno ripido e faticoso ma non problematico), oppure continuare per raggiungere il colletto alla base del crestone est che scende dal forte, dove si reperisce una traccia di sentiero che conduce al forte stesso. Da qui in pochi minuti continuando l’ampia cresta (passaggio nella postazione osservatorio) si giunge in cima, contrassegnata da numerosi grossi ometti di pietre.
Per la discesa, è consigliabile un anello a patto di avere ottima visibilità. Si ridiscende ai Lacs Giaset (possibilità di fare una breve deviazione anche al Lago Bianco, sul versante del Moncenisio e ben visibile dal forte) e quindi si segue per un tratto il sentiero, fino a che questo inizia a piegare verso destra; lo si abbandona reperendo alcuni ometti che poi si perdono, raggiunto il bordo dell’altopiano, ci si affaccia sul vallon de Savine, e si scende il pendio di balze erbose dalla pendenza sostenuta, cercando di individuare il percorso migliore, tenendosi tendenzialmente a sinistra; una volta scesi si giunge nel Vallon de Savine, e da qui continuando sul bel sentiero a sinistra, si raggiunge il Lac de Savine (e volendo in pochi minuti al Col Clapier). Si ritorna al Col du Petit Mont Cenis per la bella traccia che con dolce pendenza percorre il vallone, toccando i ruderi delle Granges Savine, dove il sentiero diventa una stradina, una breve risalita riporta all’auto al Col du Petit Mont Cenis.
L’anello è anche percorribile nel senso opposto.
- Cartografia:
- Fraternali 1:25000 n.3 Val di Susa Val Cenischia Rocciamelone Val Chisone