Da Lanza Serra, dietro la cappella di S. Bartolomeo 1046 m cercare un sentiero non indicato ma abbastanza evidente (è riportato sulla vecchia tavoletta IGM), che si tiene sul costone a sinistra, attraversa la carrareccia diretta alla Colla del Prel e a destra di un abbeveratoio continua, molto stretto, nel rado bosco permettendo di evitarne del tutto il tracciato. La si incrocia ancora più in alto e si prosegue a destra, poi a sinistra, sempre su sentiero, sfiorando nella boscaglia la poco individuata Cima Ciandré 1315 m, quindi si esce nei prati e si arriva alle case di Burrino 1365 m (pilone, stazione di scambio della seggiovia). Percorrere un breve tratto della pista di sci e dove questa si impenna deviare a sinistra sul “Sentiero delle Quagne” (cartello e segnavia), decorrente a mezza costa sopra una formazione rocciosa, poi tra alcuni larici, infine in una lieve conca. Più avanti si tocca il contrafforte Est del Monte Malanotte: qui si deve abbandonare il percorso segnalato per proseguire tra le macchie di erica e i facili spuntoni di questa dorsale. Scavalcati alcuni grandi alberi caduti tenersi a destra, risalire un breve tratto ripido tra le felci, poi sotto i larici e attraversata la linea della seggiovia, raggiungere a sinistra l’ultimo tornante della strada asfaltata proveniente da Prato Nevoso per il Monte Malanotte 1741 m (ristorante, ripetitori).
Abbassarsi al ripetitore e, grazie ad un’inconsistente traccia, alla depressione intermedia 1680 m: la cresta è sovraccarica di vegetazione arbustiva (rododendri e ginepri) comunque molto bassa; si riesce perciò a progredire senza troppe difficoltà superando sul filo alcuni denti rocciosi elementari (isolati passaggi di I grado) e si perviene alla vetta del Monte Moro 1739 m (cabina). Scendere al largo colletto 1677 m CTR nei pressi dell’anticima Nord, dove sorge l’arrivo della storica seggiovia monoposto (1948, rinnovata nel 1958) con il ristorante rifugio “Baita delle Stelle”. Seguire la pista di raccordo del versante orientale e imboccare a sinistra (vistose indicazioni) una veloce scorciatoia sul fianco destro e poi verso il fondo del cupo vallone del Rio di Straluzzo, che rientra a Burrino.
- Cartografia:
- Carta Fraternali 1:25000 n°22 Mondovì, Val Ellero, Val Maudagna