- Accesso stradale
- in auto fin poco oltre san Bernolfo
- Osservazioni
- Osservato fratture nel manto
- Neve (parte superiore gita)
- Crosta da rigelo portante
- Neve (parte inferiore gita)
- Bagnata
- Quota neve m
- 1800
- Equipaggiamento
- Scialpinistica
Accesso auto: è meglio lasciare la macchina dal ponticello sotto San Bernolfo e seguire subito in sponda dx idrografica, altrimenti lungo la strada oltre il paese occorre preventivare almeno 25-30 minuti di portage salvo rocamboleschi guadi.
Neve: scarso rigelo notturno fino attorno ai 2300 m dove una modesta nevicata ha lasciato qualche cm di neve pallottolare, migliore sopra i 2500 ma lavorata dal vento ed accumulatasi solo nelle conche.
Sopra i 2400-2500 il rigelo è stato migliore e l’approccio al canale è su neve dura.
Vicino alle rocce, alla base delle balze rocciose ed un po’ dovunque ampi buchi, alcuni insidiosi, attenzione.
Visibilità: praticamente assente o molto scarsa sopra i 2500
La domanda quindi è: ma che siete andati a fare?
E tra l’altro abbiamo anche sbagliato canale!! Dal caratteristico gendarme ho improvvisamente spento il cervello e benché avessi la relazione di JC Campana ho deciso che il canale era quello di sinistra.
E’ comunque uscita una bella salita nel canale (brevissimi tratti a 40/45°, stretto difficilmente sciabile da cima a fondo) con ramponi su neve portante, probabilmente un filo più impegnativo di quello di dx.
L’uscita, con modesta cornice, è esposta e precipite sul versante francese.
In pochi passi a dx si arriva su una sommità stimata (gps) essere q. 2860 ca., sopra la forcella, più ampia, da cui passa la via normale.
Probabilmente, anzi quasi certamente, si può calare su questa forcella e poi proseguire ma le condizioni meteo iniziavano effettivamente ad essere (più) brutte, forte vento, neve, visibilità sempre minore…quindi ridiscesi agli sci lungo il canale.
Quello “normale” di salita (il destro) è però in gran parte privo di neve e con fondo, mi è parso, piuttosto mobile.