Questa è solo un’idea, perché la molteplicità delle strade militari nella zona permette decine di varianti.
L’ambiente è eccezionale, una miriade di laghi dalle acque limpidissime, cime severe, strade militari lastricate fino a posti incredibili, animali in gran numero.
Punto d’appoggio è il rifugio Questa, una ex casermetta , ancora molto “old style”. Per intenderci, cameroni con letti su tavolato, stanze con letti a castello a tre piani, spazi angusti, un solo servizio igienico, solo acqua fredda.
In compenso si mangia molto bene e il luogo è eccezionale. C’è perfino lo stambecco del rifugio, Gilberto.
Si parte dalle Terme di Valdieri. Parcheggio solo a pagamento (3 euro il primo giorno, poi 2 euro al giorno).
giorno 1
Da qui si imbocca la strada che porta con dolci pendenze fino al Piano del Valasco. In alternativa in molti tratti si può percorrere il sentiero, più veloce.
Al piano inferiore merita una visita l’ex Casa di caccia, ora albergo.
Si prosegue sulla strada fino al Piano superiore. Da qui imboccare il sentiero a sinistra (cartello) . Sempre agevole e ben segnato esso porta in meno di due ore al rifugio Questa ( 2388 m).
giorno2
Il giorno dopo puntata esplorativa al Colle delle Portette. Prendere il sentiero dietro il rifugio verso la casermetta che si vede sulla testata del vallone. Fino alla casermetta il percorso è agevole, su strada militare. Dopo prendere il breve canalone che piega a sinistra, molto erto e con rischio di smuovere pietre. Salire sulla destra sulle roccette, più sicure. Dal colle (2598 m) bel panorama sul sottostante lago di Tavels in Francia. La discesa verso di esso è però ardua e da sconsigliare assolutamente.
Riscendere cautamente il primo tratto e poi tornare agevolmente al rifugio.
Da qui e scendere un breve tratto per raggiungere la strada militare che volgendo a sinistra porta con molti saliscendi prima al magnifico lago del Claus con le caratteristiche isolette, poi scende al Lago di Valscura (2274 m). Costeggiarlo puntando a ovest e salire su un’altra ottima strada militare lastricata fino alla grande caserma che sorge vicino a un altro bel lago.
Da qui proseguire sempre su bel sentiero fino alla Bassa del Druos (2612 m) . Da qui ampio panorama sulle montagne adiacenti a Isola 2000. Interessante, appena sotto al colle , a destra salendo, visitare le due gallerie che sfociano sul versante francese, sicuramente vecchie postazioni di guardia .
Dal colle si può salire alla Testa del Malinvern (2939 m).
Scendere e ripercorrere tutto l’itinerario fino al rifugio.
giorno 3
Il giorno seguente scendere sulla strada lastricata e dirigersi a destra, verso il laghi di Fremamorta.
Il primo vallone che si incontra è quello del Prefouns (cartello). Salire su stretto ma discreto sentiero che si inoltra nel vallone. Il colle di Prefouns (2620 m) è davanti a noi, con una casermetta. Salire il ripido sentiero a volte franato fino al colle. Vallone affascinante con una miriade di monoliti e erte pareti.
Al colle ottimo panorama sul lago francese di Nègre. Dal colle piegare a sinistra (ometti) su un sentierino quasi in piano che si dirige verso il passo di Tablasses (2742 m, definito su alcune carte Passo di Bresses). Solo l’ultimo tratto sale parecchio, ma sempre su buona traccia.
Dal colle con la solita casermetta salire ancora sulla cresta a destra sul versante francese. Si passa poco sotto la Testa di Bresses e quindi si scende su ampi pendii fino al colle di Bresses (2618 m). Da qui scendere sul ripidissimo sentiero che con molti tornanti ( e molta attenzione) porta al Lago mediano di Fremamorta .
Ripresa la strada militare proveniente dal rifugio Questa piegare a sinistra passando vicino ad una grossa caserma, passare sotto il vicino bivacco Guiglia fino a raggiungere il Lago inferiore di Fremamorta. Da qui imboccare il sentiero in discesa verso il vallone della Valletta. Il sentiero , lunghissimo e parecchio disagevole, porta fino al Gias delle Mosche, posto sulla rotabile asfaltata che percorre il vallone. Da qui alle Terme su riposante strada.
- Cartografia:
- IGC n° 8