Da Mondovì direzione Pamparato/Valcasotto; si inizia la salita verso la colla di Casotto per fermarsi all'abitato di Valcasotto.
Pochi km dopo, all’inizio della salita, ci si imbatte nei pesanti danni dell’alluvione di ottobre 2020: la carrareccia è stata cancellata per circa 1 Km, sono stati messi omini per segnalare un possibile percorso ma l’attraversamento del tratto resta difficoltoso, bisogna saltare da una roccia all’altra e attraversare il torrente numerose volte, è necessaria la massima cautela.
Giunti ad una biforcazione si lascia a sx una strada e si prende a dx (direzione fraz.Tagliante); risalendo l’evidente torrente si raggiunge il bivio per la fraz. Tagliante; si prosegue diritti senza attraversare il ponte sulla destra (palina indicazione 2h.30); ora la strada sale più decisa e risalendo sempre il torrente ora riva destra poi riva sinistra e nuovamente riva destra si raggiunge una sbarra. Si supera e si prosegue. Ogni tanto qualche tacca bianca/rossa e qualche indicazione.
Si superano quattro tornanti e poco dopo il quinto una piccola palina ci dirige verso destra (in pratica taglia l’ultimo tornante dove la strada di servizio per un disboscamento termina). Si raggiunge un ampio pianoro (pian Marlà) che si attraversa in direzione sud (tacche bianco/rosse sui massi); Si oltrepassa qualche rivolo si entra in un bosco di faggi per uscirne proprio sotto il rifugio che compare alla nostra destra; qui 2 opzioni: si svolta a dx e si può risalire il ripido pendio in direzione del rifugio oppure, all’altezza della cella bassa di perabruna, si svolta a sx e si costeggia la collina davanti a noi in direzione della colla bassa, non appena ci si è alzati di quota, ci si trova alla stessa altezza del rifugio, si svolta allora a dx e con una breve camminata in piano, si giunge al rifugio.
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