- Accesso stradale
- Parcheggio oltre la diga aperto
- Osservazioni
- Visto cadere valanghe a pera
- Neve (parte superiore gita)
- Farinosa compatta
- Neve (parte inferiore gita)
- Primaverile/trasformata
- Quota neve m
- 2000
- Equipaggiamento
- Scialpinistica
- Traccia GPX
Innanzitutto è da dire che non è molto comprensibile la descrizione della gita in quanto l’elenco puntato sotto la definizione delle “varie vie d’accesso” può indurre a pensare che i 3 punti siano tre differenti salite. Invece sono i tre step. Inoltre la “normale” estiva è differente dalla “normale invernale” e anche questo leggendo le varie descrizioni induce in una difficile interpretazione se non si conosce il posto. Alleghiamo quindi foto traccia della Nord, o Normale Scialpinistica.
Dal parchggio poco sopra la Diga si risale lungo la pista di Pian dei Fiacconi. Poco prima dell’arrivo si può gia tagliare verso Est, puntando l’evidente vallone del Vernel. Si passa sotto le coste rocciose della Schena de Mul e ci si trova all’attacco dello scivolo di neve. Lo si risale tutto (a causa delle condizioni traccia da 30/40 voltate) fino alle base delle ripide rocce sovrastate dai ghiacci pensili della Nord. Qui passaggio delicato di OSA con risalita della balza. Siccome è fatta anche in discesa, la poca neve che c’è viene spatolata e rimane il duro con le roccette. Noi ci siamo fermati (ore 10) qui visto il caldo incredibile e imprevisto che stava rapidamente scaldando i pendii a Est sovrastanti (scariche di neve molla anche di medie dimensioni). Cambiamo quindi assetto e scendiamo. Pendio stupendo e lunghissimo, deve essere incredibile se fatto intonso. Puntiamo verso il famoso canyon esattamente davanti a noi stando attenti a dove passare. Il passaggio più safe è sulla Destra orografica, attaccandolo poco oltre la schena de Mul, al centro è più ripido e si sta aprendo un crepaccio (traccie di sci di discesa che lo saltano) a sinistra invece è più ripido e prende caldo e sole subito (abbiamo visto venire giù una grossa colata di neve e detriti). Carico traccia solo per chi volesse fare il canyon visto che non si trova facilmente su internet.
Si attacca quindi lo scenico canyon che corre lungo la valle (neve dura e stretto, molto divertente)
In uscita dal canyon si hanno due opzioni.
O ripellare 100 metri e riportarsi sopra la balza rocciosa di destra in direzione piste di Pian dei Fiacconi, oppure continuare costeggiando stretto lo sperone di destra e tenendosi il più alto possibile, circunavigandolo in senso orario (neve dure, sotto bel precipizio). Noi abbiamo scelto la seconda opzione, ma col senno di poi probabilemente avrei ripellato per il breve tratto e mi sarei goduto la parte di pista, piuttosto che scarpinare per tenermi in quota (passaggio comunque scenico sotto la bastionata)
Con Pietro, Filo e Edo. Partiti troppo tardi e con il caldo imprevisto non siamo riusciti a chiuderla. Vista comunque superlativa e pendii bellissimi. Una scialpinistica veramente degna di questo nome.