Le tre stelle soprattutto per l’ambiente e l’impegno globale.
La via è dura, dura, dura, molto sporca, con attrezzatura vetusta e talvolta pericolosa. Nella grande parete ci si sente come dei naufraghi che si muovono tra un complesso sistema di placche, lame rovesce, fessure erbose, nel più totale isolamento e con seri problemi in caso capitasse qualche inconveniente. Se si sbagliano un paio d’ingressi ai tiri nella prima metà della via, sono dolori. Un’avventura anche la discesa (così come l’avvicinamento) se non si conoscono i segreti di questo complesso ambiente del vallone sospeso di Marmorand.Io, per fortuna, ero abbastanza di casa avendo già salito “Irriducibili”, “Bubufrenesy”, “Rastaciaz” e la stessa “Vendifumo” molti anni fa. Ormai erba e muschio si sono ripresi le fessure, ed i chiodi si sono sfilati tutti con le mani tranne uno, uno strano ferro a U bucato.
Peccato. Scalata riservata esclusivamente agli amanti del genere ed ai collezionisti. Saliti direttamente dal sistema di cenge dopo aver fatto “Sorgente primaverile” alla Torre di Gandalf. Una vera ravanata epocale nel complesso.