La traversara passo Novalesa-colle Marmottere in senso descritto dalla relazione è la più intelligente. Saliti allo Stellina poi per sentiero tra sfasciumi, sempre comodi e ottimamente segnati, fin sitto al passo Novalesa dove c’è un bivio. A sinistra ci sono i cavi d’acciaio in un canale di una 50 di metri di dislivello su sfascime fine ed un passaggino da tirarsi un pò su con le mani. A destra un sentiero aggira queste difficoltà. Noi siamo saliti nel canalini con terreno un pò verglassato ma passati abbastanza comodamente. Il cavo d’acciaio ha uno spit che balla ma comunque è sicuro poichè ha un’altro spit a fianco bello solido. Al passo, mentre Luigi si preparava per correre al Rocciamelone, dal sentiero di destra è arrivato un signore con le scarpe leggere tipo ginnastica, questo per far capire le difficoltà di quel percorso. Ritornato Luigi dal Rocciamelone abbiamo proseguito seguendo il segni gialli e tracce di sentiero fino a punta Novalesa e alla Marmottere. Percorso abbastanza semplice. La discesa è stata una faticaccia enorme. Discesa su sfasciumi piccoli e grossi e anche seguendo il segni gialli, cercati sempre con molta attenzione, si è tribulato un sacco, fino ad arrivare all’erba e all’alpe Tour. Di li in poi strada. Se non fosse per la voglia di anelli sarebbe quasi meglio ritornare dal passo di Novalesa, si allunga ma almeno si cammina come si deve.