Necessita di innevamento assolutamente sicuro, sia per quanto riguarda la salita che la discesa (non visibile la parte sul versante francese). La salita è ben visibile dal fondovalle, soprattutto il cascatone iniziale. In particolare, dalla frazione Candiela di Chialamberto, si vede perfettamente tutta la linea di salita.
La cascata è quella con il catino innevato superiore, al centro della parete. A dx vi è la linea, raramente formata, di “O Sole Mio” sul couloir est del Dome du Moulinet.
Necessarie viti da ghiaccio, qualche nut e friends per eventuali soste su roccia. Chiodi da roccia e cordoni da abbandono per eventuali doppie dalla Sella di Groscavallo.
Salire la colata con due tiri lunghi da 50m (prima sosta a sx nella nicchia, eventuale vecchio nut – seconda sosta a dx possibile su roccia). Lunghezza del ghiaccio 100m, difficoltà III, 4.
Continuare per il catino, per circa 200 metri di dislivello dalla fine della cascata, giungendo ad una biforcazione. Salire dunque a sx per una goulotte di ghiaccio a 65°, quindi continuare per il canale che svolta a dx, fino alla Sella del Moulinet (eventuali due brevi passi di misto). Volendo, per cresta, si giunge sulla punta Martellot.
Discesa: dalla Sella scendere un pendio-canale per circa 100 m, dove vi è una biforcazione salire per circa 30 m (dx faccia a monte) e giungere su una spalla. Attraversare lungamente tutti i pendii a dx faccia a monte fino alla Sella di Groscavallo (tra la Dent d’Ecot e la Punta di Groscavallo). Scendere dalla sella (alcune doppie in posto – nell’ultimo tratto del canale girare a sx faccia a monte) fino a mettere piede sul ghiacciaio del Moulinet. Da qui arrivare a dove sorgeva il vecchio bivacco Rivero (resti), scendere dunque al Ferreri (difficoltà di reperire il tracciato se non si conosce e sono calate le tenebre). Quindi tornare al Daviso se si è lasciato del materiale (attenzione al sentiero, diversi tratti ghiacciati, molti incombenti sulle cascate sottostanti) oppure scendere direttamente dal Ferreri (sentiero disagevole e ghiacciato).
Naturalmente è anche possibile salire solo la colata e poi scendere: soste da costruire.
- Bibliografia:
- G.C. Grassi