- Accesso stradale
- da domodossola seguire per crodo, baceno poi alpe devero
un giro lungo (32km) ma che ricompensa con paesaggi mozzafiato. viste le precarie condizioni del mio ginocchio ho pensato (bene?) di farlo in mtb. la prima parte fino all’alpe forno inferiore è tutta su gippabile, quasi tutta pedalabile tranne alcune rampe dove la pendenza è eccessiva, inizia il sentiero fino a scatta minoia e qui i tratti pedalabili sono sempre meno, nell’ultimo tratto prestare attenzione alla pietraia (io ho talgiato dritto ma sulla sx c’è un più. salutare sentiero)cosi come la prima parte della discesa. da qui si vede già il lago vannino ed il rifugio margaroli che si può ragguingere costeggiando il lago per un “breve rifornimento”. si attraversa la diga e si risale dalla sponda sx del lago verso il passo ed i laghi busin (inf e sup). dopo il lago i tratti pedalabili sono pochi. si può “tagliare” la visita al rifugio scendendo verso dx direttamente per prati mi pare ci sia anche un sentiero) all’alpe canotva per ricominciare cosi subito la salita verso i laghi busin. dopo il passo busin si scnde per circa 100m e si svolta a dx per il sentiero che costeggia il lago sulla dx, qui il sentiero è a tratti esposto e almeno per me pedalare e sconsigliato, si risale brevemente verso il busin sup che si costeggia sempre sulla dx. alla fine del lago sulla dx si scorge la bocchetta della valle che si raggiunge con bici nuovamente in spalla con ripido sentiero tra prato e rocce (non pericoloso). giunti alla bocchetta della valle si vede già in fondo l’alpe della valle che si raggiunge per sentieri tra prati e torrentelli, per chi è molto bravo e coraggioso non è impossibile farsi lunghi tratti bici in discesa mozzafiato, per me no. dall’alpe della valle si segue il sentiero che ci riporta alla gippabile appena sopra la diga del devereo. anche questo sentiero presenta molte roccette e scalini ma anche qui sono stato superato da esperti discesisti che mi han detto che con una buona tecnica e un po di sana prudenza si può fare quasi tutta sui pedali. io mi sono accontentato di brevi tratti e per il resto ho usato la bike come “stampella”. tornati sulla gippabile si ripercorre il tratto fatto all’andata attraversando crampiolo e poi fino al devero il tutto in piacevole discesa.
ho usato la mtb per problemi al ginocchio specialmente in discesa, ma portarla in spalla su (e giù) per la scatta minoia e poi per la bocchetta della valle sa molto di impresa. forse è meglio farsi accompagnare da un paio di scarpe da trailrun e bastoni. quello che si perde sulla gippabile credo lo si possa recuperare sui lunghi tratti in salita e mezzacosta sulle rive dei laghi dova la bici è spesso (almemo per me) più di intralcio che di aiuto.