Cresta ben innevata, ma molta neve è dell’ultima settimana, poco consistente, il che ha reso delicata e più complessa la progressione non appena il sole ha iniziato a picchiare (purtroppo le temperature erano assai alte).
La abbiamo comunque trovata tracciata da 4 persone partite prima di noi.
Ottime condizioni per l’attacco diretto (tutta neve buona al mattino presto, terminale chiusa) e sul primo pezzo di cresta nevosa, poi via via peggio. Traverso dell’Androsace ripido e su neve poco affidabile, poi tiro di IV con un po’ di ghiaccio nelle fessure (però con una breve corda fissa che può aiutare). Discesa alla breccia successiva delicatissima, e proseguendo si incontrano ancora passi di misto non banali intercalati da pendii ripidi di neve ormai marcia…
Arrivati alla crestina nevosa appena prima della spalla, vista l’ora molto avanzata abbiamo preferito scendere subito a Nord verso la conca del col Maudit; per pendii di neve molto migliore, sui 50°, si arriva abbastanza bene alla terminale che in alcuni punti è molto ridotta o assente.
Dopodiché per scendere al Col du Midi e tornare al Torino è facile e tracciata, ma ancora lunga… (noi abbiamo fatto tardissimo e perso la funivia, ahimé).
Nel complesso via molto bella ma sempre esposta e da non sottovalutare…
Con Marco, Giovanni, Daniele