Il breve tratto di salita alla cima rocciosa, presenta passi alpinistici di I e II la difficoltà è quindi F. In inverno si potrebbe trovare neve o ghiaccio.
Imboccare la Via De Amicis che risale interamente la frazione uscendo in uno slargo, dove vi è anche il parcheggio dell’agriturismo Lou sciale.
Scendere qualche metro a destra lungo una strada e raggiungere l’imbocco del sentiero, di fronte a una casa con cani rumorosi ma innocui (cartello di legno indicatore su pianta e segnavia bianco rossi).
Oltrepassare un pollaio e raggiungere una vasca dell’acquedotto a destra della quale sale la traccia ripida, che poi passa dietro la costruzione di cemento e transita pochi metri in una mulattiera, spesso con fanghiglia nei primi metri.
Si sale quindi su sentiero con ripidi risvolti, prima nel bosco misto, poi in una suggestiva abetaia, fino a un bivio dove a sinistra si raggiungerebbe l’attacco delle vie di arrampicata della parete sud del Bec di Mea (scritta di vernice su masso e ometto).
Andare invece a destra lungo la bella traccia che, sempre nell’abetaia, si mantiene alta sulla sponda destra idrografica del Rio Unghiasse.
Nella parte alta, il sentiero si avvicina alle belle cascate della Mea (breve deviazione posssibile senza segnaletica), poi passa sotto il versante sudest del Bec di Mea.
Continuare quindi costeggiando il torrente, fino ad uscire nei prati (li prà) e ad innestarsi nel Sentiero Balcone della Val Grande. Seguirlo in salita a sinistra (ovest) e toccare l’Alpe della Mea, con splendido panorama sull’intera valle. Raggiungere il breve versante nord del “Bec” che presenta alcuni brevi passaggi di I° e II° grado, questo tratto è di difficoltà F; ore 1,30 da Bonzo).
Ritornare all’Alpe della Mea e continuare lungo il Sentiero Balcone in direzione ovest, toccando le belle baite delle Bennes e quindi la frazione Alboni 1348 m.
Seguire la strada asfaltata per 200 m e, dopo l’ultima casa del Grand’Albone, scendere a sinistra lungo alcune baite e reperire la traccia che s’inoltra nel bosco. Essa diviene via via più evidente, guadagnando il filo di un’antica morena del pleistocene.
Nel tratto mediano si possono notare “piramidi d’erosione” in stadio di lenta formazione iniziale. Tralasciare ogni diramazione e scendere sempre diritti (qualche tacca rossa e gialla della vecchia ghara di corsa in montagna), fino ad attraversare un rio su di un ponticello di legno, quindi raggiugendo delle villette che costituiscono la parte alta dell’abitato di Migliere.
Seguire la strada asfaltata e toccare la provinciale, vicino ai giochi per bambini (ore 1 dal Bec di Mea). Oltrepassare la provinciale e scendere per una pista agricola seguendo il cartello indicatore per la GTA, superare un ponte di cemento e voltare a sinistra imboccando la sterrata (pista di fondo) che costeggia la sponda destra idrografica dello Stura.
Dopo alcuni saliscendi, oltrepassare una ponte di legno e scendere alle baite adagiate in uno splendido pianoro.
Superare nuovamente lo Stura su di un ponte e risalire brevemente a Bonzo, punto di partenza (ore 0,30; ore 3 in totale)
- Cartografia:
- Alta Valle dell'Orco - Escursionista e Monti editori
- Bibliografia:
- 70 Normali nelle Valli di Lanzo M.Blatto - Blu Edizioni